Lo Zen e l'arte delle borse solidali
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questa esperienza rivoluzionaria.
Periferia degradata. Terra di nessuno. Anno zero della civiltà. Sul quartiere Zona Espansione Nord di Palermo, da cui nasce l’acronimo «Zen», si sprecano gli aggettivi e le fantasie più macabre dei cronisti. Noi abbiamo preferito narrare una bella storia. E farla raccontare in prima persona da una donna straordinaria, che ne è anche il personaggio principale. È una storia autentica, di cui hanno già scritto altri giornali, ma di cui volevamo raccogliere una diretta testimonianza.
Al centro della narrazione, un progetto di sartoria che coinvolge 5 donne del quartiere, impegnate nella produzione di borse di pregio. Capi pregiati che hanno conquistato gli ambienti più in di Palermo e di tutta la penisola. Le protagoniste di questa avventura non sono, come si potrebbe credere, delle donne estremamente svantaggiate o affette da disabilità. La oro unica sventura è quella di abitare allo Zen, dove c’è il più alto tasso di criminalità di tutta Palermo. Dove il 20% dei ragazzi non finisce la terza media. E dove la piazza centrale è una discarica a cielo aperto, costellata di carcasse di auto e ogni genere di rifiuti.
Maruzza Battaglia a dire il vero abita a Mondello, frazione balneare della Palermo bene, che per uno degli ennesimi paradossi di questa città confina proprio con questo quartiere tutto cemento e scatole-dormitorio. Maruzza è di buona famiglia, nella vita è biologa e si occupa di procreazione assistita, ma ha alle spalle una tradizione di boutique di alta moda….
Sempre nell’articolo:
>> Una visione artistica e culturale
>> La forza dell’emozione
>> Sconfiggere la paura
>> Artigiane di alta scuola
>> Una fiducia preziosa
La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero cartaceo Gennaio 2011 di Terra Nuova o come eBook.
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