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Marito in pensione, moglie “ammalata”

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In questi giorni d’estate è legittimo anche sorridere di fronte a quelle notizie che, chissà perchè, incontrano luoghi comuni e ruberanno sicuramente un cenno d’assenso a tante mogli.
Quando il marito va in pensione la salute  della donna è a rischio con mal di testa, ansia, insonnia e  spesso anche depressione tra i sintomi di quella che è nota come “sindrome del marito pensionato”. E’ la curiosa “conferma”  che arriva da uno studio dell’istituto di ricerca indipendente IZA – con sede all’Università di Bonn. La sindrome colpisce le mogli il cui marito va in pensione (un sorriso è d’obbligo; chissà quante donne magari invece sono contente di riavere una vita di coppia libera dalla schiavitù degli orari di lavoro), specie in società con una divisione molto rigida dei ruoli in famiglia.
Sebbene nota dal punto di vista aneddotico la sindrome non fosse mai stata prima d’ora oggetto di  un’indagine formale per vedere se e in che misura il pensionamento del marito pesi sul benessere della moglie: ci hanno pensato Marco Bertoni e Giorgio Brunello dell’università di Padova che, sotto l’egida dell’IZA, hanno indagato il fenomeno utilizzando dati di un’indagine che ogni anno viene condotta in Giappone. È emerso che per ogni anno di pensione in più per lui, sale di 5-7 punti percentuali il rischio della consorte di soffrire della sindrome con sintomi che vanno da stress ad ansia, da insonnia a depressione (!!!). E, contrariamente a quanto ci si aspetta, se anche lei lavora, i sintomi sono ancora più forti. Che dire…uno studio che pare fatto apposta per i governanti che tanto insistono sull’aumento dell’età pensionabile! Mah…e dire che ci sono tante donne e uomini felici che dopo la pensione conoscono una seconda “giovinezza”!

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