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Mettiamo il cappotto alle fabbriche

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L’isolamento termico applicato all’industria in Europa farebbe risparmiare quasi 50 milioni di tonnellate di Co2. Una nuova strada per arrivare alla riduzione del 20% dei consumi energetici
A volte sembra che il profilo ambientale di fabbriche e capannoni debba misurarsi solo dai fumi che escono dai comignoli o dai sistemi di depurazione delle acque. In realtà il fenomeno è assai più complesso: gli edifici industriali sono impattanti per l’elevato consumo di energia, che spesso serve per riscaldare e raffrescare gli ambienti. Il report dell’azienda olandese di consulenza energetica Ecofys si chiama “Climate protection with rapid payback’,  e mette in luce la necessità di curare l’isolamento termico degli edifici industriali.
I calcoli effettuati dimostrano che se tutte le industrie del continente fossero ben coibentate, l’Europa eviterebbe ogni anno di consumare una quantità di combustibili fossili pari a quella necessaria per riscaldare 10 milioni di abitazioni. Le emissioni di CO2 verrebbero così ridotte  di 49 milioni di tonnellate, una cifra corrispondente all’utilizzo di 18 milioni di autovetture. Secondo lo studio olandese questo provvedimento consentirebbe di raggiungere con maggiore facilità l’obiettivo di riduzione del 20% entro il 2020 del consumo di energia in Ue. Se il trend continua ad essere quello attuale, si stima invece che, con tutti gli sforzi del caso, riusciremo a ridurre le emissioni di appena il 10%.

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