Mobilitazione internazionale contro il TTIPP
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Il sistema economico che si avrebbe da un trattato di questo genere viene considerato rischioso per la sostenibilità ambientale e sociale, tanto più in Italia dove sarebbero a rischio – dicono i promotori della campagna – agricoltura, settore industriale e servizi pubblici. Le oltre 200 organizzazioni nazionali che hanno aderito alla Campagna Stop TTIP Italia parteciperanno alla giornata di azione globale di sabato 18 aprile con circa 30 iniziative in tutto il Paese. Vi saranno manifestazioni e flash mob nelle grandi città – da Roma a Milano, da Torino a Napoli, fino a Firenze – e in molti centri minori.
Un ampio movimento sta chiedendo da tempo alla Commissione europea maggiore trasparenza nelle trattative del TTIP. E denuncia a più riprese – oggi stesso è convocato l’usuale TTIPtuesday, la giornata del martedì in cui si inviano tweet ai parlamentari europei con l’invito a fermare il trattato – il rischio di un abbattimento dei regolamenti, e degli standard di sicurezza, che porterebbero a una diminuzione dei livelli di salute dell’ecosistema, dell’assistenza sanitaria, dell’accesso all’istruzione e al mondo del lavoro. “Oltre un milione e 700 mila cittadini europei hanno sottoscritto la petizione per chiedere alla Commissione l’immediato arresto delle trattative sul TTIP – dicono dalla campagna – Una raccolta di firme che prosegue intercettando il crescente consenso dell’opinione pubblica sul tema, con l’intento di tagliare il traguardo dei 2 milioni ad ottobre”. L’intenzione di Stati Uniti e Commissione europea è di arrivare a una bozza di accordo entro quest’anno; al Parlamento europeo, nel frattempo, sono stati presentati 898 emendamenti in un progetto di risoluzione per fare il punto sui progressi compiuti nei colloqui con gli Stati Uniti sul TTIP.