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Obbligo di efficienza energetica anche per la pubblica amministrazione

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Un piano approvato dal Consiglio dei Ministri chiama all’appello anche la pubblica amministrazione sul target di riduzione delle emissioni. Riqualificazione energetica attraverso interventi annuali!
Finalmente il governo ha deciso di recepire la direttiva europea sul risparmio energetico e ha approvato un piano per promuovere l’efficienza nella pubblica amministrazione.
Sono quasi 800 milioni gli euro messi a disposizione dal Governo italiano per incrementare e promuovere l’efficienza energetica da oggi al 2020. Questo quanto prevede lo schema del decreto approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, su proposta del Premier, Matteo Renzi,  del Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e del Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti.
Il provvedimento, su cui ora saranno acquisiti i pareri delle commissioni parlamentari competenti, recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica,  la norma europea che indica agli Stati membri come raggiungere l’obiettivo di efficienza energetica del 20% al 2020, imponendo di fissare un obiettivo nazionale entro il 5 giugno 2014.
Il decreto punta al target di riduzione dei consumi di energia al 2020 già fissato dalla Strategia energetica nazionale, aggiornandolo però con nuove strumenti, quali:
 
• interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della pubblica amministrazione;
• la previsione dell’obbligo per le grandi imprese e le imprese energivore di eseguire diagnosi di efficienza energetica;
• l’istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica per la concessione di garanzie o l’erogazione di finanziamenti, al fine di favorire interventi di riqualificazione energetica della PA, l’efficienza energetica negli edifici residenziali e popolari e la riduzione dei consumi di energia nell’industria e nei servizi.
L’intervento sembra che sia una misura per incoraggiare il mondo dell’edilizia, in una chiave decisamente più utile e sostenibile. Adesso si tratta di verificare che il piano approvato dal Consiglio dei Ministri non diventi il solito topolino partorito dalla montagna.

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