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Ospedali: il 40% dei pasti nella spazzatura

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Lo spreco alimentare negli ospedali raggiunge quote esorbitanti. Un nuovo progetto per attenuare il fenomeno: i fornitori dei pasti devono poter dire la propria e migliorare la qualità
Circa il 40% dei pasti distribuiti ai pazienti negli ospedali italiani finisce nella pattumiera, con un enorme spreco per le casse dello Stato. Colpa, soprattutto, di cibi poco graditi ai ricoverati, oltre che delle condizioni dei malati e dell’organizzazione di visite ed esami, in molti casi programmati senza tener conto della distribuzione dei pasti. 

A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Ilario Perotto, presidente dell’Angem, l’Associazione nazionale delle aziende per la ristorazione collettiva aderenti alla Fipe. “Abbiamo messo a punto un progetto – afferma all’Adnkronos Salute – che non guarda solo al recupero del cibo sprecato ma anche e soprattutto all’individuazione degli sprechi: dall’acquisto alla preparazione fino alla distribuzione.
Abbiamo attivato un Osservatorio ad hoc che a breve ci fornirà dati più precisi del fenomeno”. Secondo Perotto, lo spreco dei pasti in corsia “potrebbe essere drasticamente ridotto solo se i capitolati delle gare d’appalto fossero meno rigidi e si permettesse ai fornitori dei pasti di dire la propria, sempre in collaborazione coi dietisti, sui menù. In questo modo potremo venire incontro anche ai gusti dei ricoverati. Lo spreco maggiore, infatti, è legato allo scarso gradimento e alla poca varietà dei cibi offerti. Con proposte più adeguate potremmo ridurlo almeno del 50%”.
Fonte: Informasalus.it

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