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Parole O_Stili: la campagna contro la violenza verbale in Rete

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Si chiama “Parole O_Stili” ed è la campagna di sensibilizzazione, che si è dotata anche di Manifesto, che «ha l’ambizione di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in Rete, diffondendo l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza che le parole sono importanti» scrivono i promotori.
«Il potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano. In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories – dicono i promotori della campagna “Parole O_stili” – È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali.
Per questo oggi, specie in Rete, dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole».
L’iniziaitiva è promossa dall’associazione no-profit “Parole O_Stili” nata a Trieste nell’agosto 2016 con l’obiettivo di «responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile. Parole O_Stili si rivolge a tutti i cittadini consapevoli del fatto che “virtuale è reale”, e che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone» ( Qui i membri fondatori dell’iniziativa).
La campagna ha redatto anche il “Manifesto della comunicazione non ostile”, con dieci punti che vedete qui di seguito.
La campagna propone anche momenti di formazione per cittadini e categorie di professionisti.

Approfondimenti utili

Essere empatici significa saper ascoltare in modo globale e profondo. Significa essere presenti e offrire un’attenzione benevola ai bisogni dell’interlocutore. Significa mettere da parte il proprio ego affinché non abbia il sopravvento nella comunicazione e quindi nella relazione. Elementi che, tutti insieme, permettono una connessione profonda con l’altro e le sue sofferenze, evitando di identificarsi con esse.
Jean-Philippe Faure e Céline Girardet ci invitano, nelloro libro “Empatia. Al cuore della comunicazione non violenta”, a una vera e propria rivoluzione concettuale: praticare l’empatia nella vita di tutti i giorni per migliorare la nostra esistenza e quella di coloro che sono intorno a noi. Attraverso testimonianze, esempi pratici ed esercizi, il libro ci aiuta a comprendere meglio che cos’è l’empatia, come impiegarla nel quotidiano e come metterla al servizio di una comunicazione autentica. Un testo rivolto a tutti perché l’ascolto consapevole che è al cuore della Comunicazione nonviolenta è un ingrediente prezioso per portare pace e felicità nella vita di tutti noi.

Altra lettura molto interessante riguarda il libro di Pino De Sario, “Manuale antinegatività”. De Sario propone da anni un nuovo approccio alle risorse umane che si basa sulla comunicazione ecologica e trae spunto dal lavoro di Jerome Liss. I soggetti sono invitati ad acquistare una nuova consapevolezza dei processi comunicativi, in cui il messaggio sia espresso in modo chiaro, senza manipolazioni e nel rispetto delle diversità di ognuno.
Questo libro è una guida pratica, facile da usare, suddivisa in oltre 50 brevi capitoli che presentano situazioni tipo (emozioni negative, relazioni problematiche, contesti deteriorati) per poi suggerire spunti e soluzioni concrete per trasformarle in risorse positive, in un momento di crescita individuale e collettivo.

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