Petizione per mantenere obbligo stabilimento di produzione in etichetta inviata al governo italiano: l’iniziativa è promossa da “Io leggo l’etichetta”. Oltre a 19.000 consumatori, aderiscono anche marchi della gdo e aziende produttrici. Scarica il pdf allegato del testo della petizione.
Mancano pochi giorni all’entrata in vigore del Regolamento UE che eliminerà l’obbligo dell’indicazione dello stabilimento di produzione dalle etichette e che quindi non ci consentirà più di capire chi è il produttore dei prodotti che acquistiamo. La petizione“Nessuno tocchi l’indicazione dello stabilimento di produzione sull’etichetta” è arrivata ad oggi a oltre 19.000 firme di tanti consumatori (
elenco firmatari) che chiedono che questa importante informazione sull’etichetta rimanga.
Ioleggoletichetta è nata grazie a questa informazione che ci consente di capire chi produce un prodotto e di fare quindi acquisti più consapevolmente!
LA POSIZIONE DELLA GDO: Nei giorni scorsi abbiamo inviato la petizione anche ai marchi della Grande Distribuzione Italiana (Coop, Conad, Selex, Esselunga, Eurospin, Lidl, Sigma, Pam Panorama, Auchan, Gruppo Sun, Carrefour, Crai, ecc…) a cui abbiamo chiesto di sostenere tale iniziativa e di impegnarsi a continuare a scrivere sull’etichetta lo stabilimento di produzione e possibilmente anche il nome dei produttori dei loro prodotti Private Label, indipendentemente dall’entrata in vigore del Reg. 1169/2011 che elimina tale obbligo.
Conad è stata la prima azienda della Grande Distribuzione Italiana a sostenere la petizione
con la firma dell’Amministratore Delegato Francesco Pugliese che dichiara “Da sempre Conad ha comunicato lo stabilimento di produzione dei prodotti a marchio Conad. Mantenere fede a questo impegno è per noi un atto di lealtà e purezza della relazione con i nostri clienti.”
E’ arrivata anche la
firma e il sostegno di Coop Italia con la firma del Direttore Generale Maura Latini che dichiara: “Coop aderisce alla petizione in quanto la trasparenza e l’informazione verso il consumatore sono nostri valori fondanti. Da sempre nome ed indirizzo dei nostri produttori sono sulle etichette dei prodotti a marchio Coop.
E siamo andati oltre: per primi abbiamo messo a disposizione anche le origini delle materie prime usate nei nostri prodotti. E oltre al “dove” è importante il “come”: i consumatori devono sapere non solo i luoghi ma anche le modalità con le quali si produce, quindi la qualità, i controlli, gli impatti ambientali ed anche la garanzia dell’eticità lungo tutta la filiera. “
Anche Selex, importante realtà nazionale, Gruppo Distributivo multinsegna proprietario dei Centri Commerciali Famila, A&O, Doc, Alì, C+C che vende prodotti a marchio Selex e Vale
con la firma del Direttore Maniele Tasca appoggia la petizione.
Anche
Simply con la firma del Direttore Generale Enrico Capoferri sostiene la petizione.
E I PRODUTTORI: Ma non solo Grande Distribuzione anche alcuni Produttori italiani hanno aderito, altri li stiamo contattando in questi giorni.
Strenuo difensore della trasparenza e della difesa dell’italianità dei prodotti è l’Amministratore Delegato di Asdomar Generale Conserve Vito Gulli che
ha firmato come primo produttore italiano la petizione. A seguire c’è stata l’adesione dell’azienda produttrice di patatine Amica Chips Spa, Caffè Vergnano, Nino Castiglione, Sterilgarda, Pedon spa (vedi firme in fondo al comunicato).
Attendiamo ancora la risposta da altre insegne dei supermercati e da aziende produttrici. Siamo in attesa ad esempio della risposta di Eurospin Discount 100% italiano, di Lidl, del Gruppo Ex Interdis Ve’Gè, di Esselunga, di Crai, del gruppo Sun, oltre ad aziende produttrici come Granarolo, Alce Nero, Galbusera, Colussi.
Dare sostegno a questa iniziativa significa dimostrare di investire sulla trasparenza verso il consumatore, di non nascondere ma di voler far conoscere il luogo fisico dove un prodotto è fabbricato, e significa difendere il Made in Italy perché indicando lo stabilimento di produzione si dà la certezza al consumatore che un determinato prodotto è fatto in fabbriche italiane. Un modello italiano quello dell’indicazione dello stabilimento di produzione avuto fino ad oggi e che invece di farcelo cancellare dovremmo esportare in Europa.
Nella comunicazione inviata al Governo specifichiamo che, il codice sanitario di carni e latticini che è stata più volte utilizzata come giustificativo per legittimare l’assenza dell’indicazione dell’indicazione dello stabilimento nella forma Nazione, Città, Via e numero civico, è un’informazione numerica sì utile e importante ma da sola, se non affiancata all’indicazione testuale dell’indirizzo dello stabilimento è di poca ed immediata consultazione per il consumatore oltre ad essere circoscritta ad una categoria di prodotti ristretta quali carni/pesce e latticini.
Attraverso la petizione auspichiamo che il GOVERNO Italiano oltre ad attuare le disposizioni legislative necessarie per mantenere obbligatoria l’indicazione dello stabilimento di produzione in Italia si faccia tramite di questa istanza, anche verso il PARLAMENTO EUROPEO contribuendo attivamente affinché il nostro positivo modello italiano di etichettatura che fino ad oggi ha previsto l’obbligo nell’indicare lo stabilimento di produzione in etichetta venga esteso e integrato nel Reg. 1169/2011. Chiediamo infatti che nel mercato comunitario il bollo sanitario come identificativo numerico sia esteso non solo su carni e latticini ma anche su tutte le altre categorie di prodotto insieme all’informazione testuale caratterizzata da PAESE, CITTA’, VIA E NUMERO CIVICO che identifica lo stabilimento di produzione.
AVVIARE MODIFICA REGOLAMENTO IN UE: Nei prossimi giorni la petizione verrà inviata anche al Parlamento Europeo, dove si dovrà cercare di stimolare il dibattito e l’attuazione di modifiche urgenti di un Regolamento Europeo decisamente da migliorare a favore della trasparenza verso il consumatore.
Questa petizione avviata, rappresenta una battaglia avviata tempo fa, ed ha raccolto migliaia adesioni di persone normali che grazie al progetto di
Ioleggoletichetta, nato grazie all’indicazione dello stabilimento di produzione, hanno imparato a leggere le etichette. Ed è molto importante che si siano uniti anche marche della grande distribuzione e imprese che si impegnano a continuare a scrivere lo stabilimento di produzione.
COSA CHIEDIAMO CON LA PETIZIONE – Nello specifico attraverso la petizione:
– Chiediamo al Governo Italiano di impegnarsi affinché l’obbligo di indicare in maniera testuale l’indicazione dello stabilimento di produzione rimanga. (E’ necessario che comunichi all’Unione Europea entro il 14 Dicembre l’intenzione di mantenere l’indicazione dello stabilimento di produzione obbligatoria)
– Chiediamo al Parlamento Europeo che l’obbligo nell’indicare lo stabilimento di produzione in etichetta venga esteso e integrato nel Reg. 1169/2011. Chiediamo che il bollo sanitario come identificativo numerico sia esteso non solo su carni e latticini ma anche su tutte le altre categorie di prodotto insieme all’informazione testuale caratterizzata da PAESE, CITTA’, VIA E NUMERO CIVICO che identifica lo stabilimento di produzione.
Ecco le firme di
Tra i produttori