Hanno avuto una bella idea in un momento in cui c’è senz’altro bisogno di questo: il bar Ciabot, di una frazione del Torinese, ha lanciato l’iniziativa #PortaLaTazza per ridurre i rifiuti dell’asporto e in poche ore l’intuizione ha spopolato sul web.
“Con l’asporto stiamo producendo troppi rifiuti. Se andiamo avanti così la terra soffocherà. Basta una tazza per aiutarla a respirare.
#portalatazza e ogni 10 caffè avrai un caffè in omaggio. Essere ecologici è conveniente!”: così un cartello scritto col pennarello rosso sulla vetrina del bar Ciabot nella frazione di Borgata Corbiglia, in provincia di Torino.
Alessia Bruno, 25 anni, la titolare, ha iniziato così, chiedendo ai suoi clienti di portarsi la tazza. ”
Con l’asporto stiamo producendo troppi rifiuti, porta la tazza e conservala in borsa!“
Alessia gestisce il bar con i suoi genitori da appena 5 anni e ha già introdotto vari progetti ecologici: borracce personalizzate con il nome inciso gratuitamente, acqua alla spina, ed ora una nuoa idea:
“Salvo i brevi periodi in zona gialla, è da novembre che bar e ristoranti sono obbligati a servire cibo e bevande d’asporto producendo davvero troppa immondizia – spiega – Il nostro bar è arrivato a produrre due sacchi d’immondizia al giorno solo di bicchierini da caffè. Abbiamo sempre cercato di rifornirci di materiale biodegradabile, ma non sempre ci riuscivamo perché le forniture erano scarse e i nostri fornitori spesso rimanevano senza”.
Alessia conosce le criticità del ricorso all’usa e getta, benchè compostabile: “Per produrre bicchierini compostabili si sprecano materie prime vegetali, acqua e terreno, serve anche tanta energia per tutta la filiera di produzione. Che senso ha usare questi oggetti una volta e buttarli? E’ uno spreco assurdo che si potrebbe evitare col gesto semplice di portarsi la tazza da casa” commenta.
E ancora: “Vengono spesso riempiti con altri rifiuti, cenere e mozziconi di sigaretta. A quel punto se vengono gettati nel compostabile inquinano il compost, se finiscono nell’indifferenziata aumentano il volume dei rifiuti indifferenziati”
Alessia, amante della natura fin da piccola, riflette: “La convinzione che l’usa e getta compostabile non danneggi la natura, spinge tanta gente ad abbandonare in giro bicchieri e bicchierini. Eppure il tempo di compostaggio in natura non è così breve e può comunque avere un suo impatto non insignificante” .
E aggiunge: “L’usa e getta implica anche il trasporto su gomma, ci sono ulteriori involucri in plastica, e il tappo è in una plastica che immagino non sia così semplice compostare”.
Alessia è davvero stupefatta dell’incredibile successo che sta avendo la sua spontanea iniziativa, condivisa sui social da migliaia di persone e associazioni: “Mi hanno telefonato da tutta Italia. In fondo ho condiviso un semplice cartellone, tra l’altro con calligrafia pessima!” e ride.
E la gente del paese come l’ha presa? “Inizialmente con un po’ di titubanza, poi hanno iniziato a portare tazzine per caffè e tazze per orzo o cappuccino….addirittura alcuni signori anziani sono venuti con il loro bicchiere chiedendomi di riempirlo di vino!”.
Non solo Ciabot: sempre più bar si stanno impegnando in questa direzione e le condivisioni del post di Alessia lo dimostrano. Altra foto “virale”, sempre di questi giorni, è quella di
un bar nel Kent, Gran Bretagna, che ha posizionato sul pavimento i bicchieri usa e getta degli ultimi giorni, ricoprendolo totalmente. Una foto condivisa dal gruppo locale Greenpeace di Bari, elogiando il bar che ha deciso di servire solo i clienti che portano la propria tazza o bicchiere.
Come sottolinea Silvia Ricci, che collabora dal 2009 con l’Associazione Comuni Virtuosi. “secondo un recente
studio di Science, ogni anno a livello globale 250-300 miliardi di tazze monouso finiscono smaltite o abbandonate nell’ambiente. Per questo l’organizzazione ambientalista
City to Sea si è già attivata per favorire l’utilizzo di tazze riutilizzabili per le bevande da asporto. Così è nata l’iniziativa
#ContactlessCoffee che si potrebbe riproporre anche in Italia”.
Una procedura che sta pensando di adottare anche Alessia. “Le norme igieniche sono sempre rispettate nel nostro bar”.
Vantaggio ecologico ed economico per tutti: “I prezzi del compostabile sono saliti in questi mesi, poiché c’è tantissima domanda e le forniture non riescono a stare al passo. Per questo ho deciso di offrire un caffè ogni 10 gratis.Questa iniziativa fa risparmiare me e i miei clienti. Ho iniziato a fare delle tesserine personalizzate che tengo qui nel bancone e le timbro ad ogni consumazione. E’ un modo per far affezionare i clienti, per educarli alla sostenibilità ed al riuso, in un mondo che tende sempre di più all’usa e getta”.