Il direttore della rivista Terra Nuova, Nicholas Bawtree, ha ricevuto oggi a Roma la menzione speciale per il premio Pentapolis “Giornalisti per la Sostenibilità” nella categoria carta stampata.
La cerimonia di consegna dei premi si è svolta in concomitanza con la presentazione del
Rapporto Eco Media 2022 (
www.osa-ecomedia.it)
sulla copertura delle notizie su ambiente e sviluppo sostenibile da parte dei media italiani, a cura di
Pentapolis Institute ETS, con la collaborazione scientifica dell’
Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino.
Durante la cerimonia, il direttore di Terra Nuova ha dedicato il premio alla sua redazione e a tutti i componenti della filiera “perché una rivista è in primo luogo un’esperienza collettiva, un’opera di artigianato culturale che offre un’esperienza unica” ha dichiarato. “Oggi le riviste cartacee in genere sono tutt’altro che obsolete, ma al contrario ancora più necessarie in quanto incoraggiano una lettura lenta, profonda, priva di distrazioni. Un punto di partenza soprattutto quando si parla di ecologia e di stili di vita sostenibili, come Terra Nuova fa da ormai 47 anni cercando sempre di evitare le polarizzazioni ma piuttosto entrando nella complessità degli argomenti e nella concretezza della vita di tutti i giorni”.
“La smaterializzazione della cultura ha creato una straordinaria opportunità di condivisione” continua Bawtree “ma al contempo ha messo in crisi la percezione del suo valore. A volte mi viene detto che 5 euro per questa rivista è un prezzo troppo alto allora mi chiedo e vi chiedo: l’esperienza che offre vale il prezzo di una pizza Margherita – a patto di riuscire a trovare una pizza Margherita a 5 euro? In un numero di Terra Nuova ci sono circa 25 articoli, ognuno dei quali passa quattro fasi di revisione e che vanno a formare più o meno la lunghezza del testo di un libro. Colgo l’occasione per lanciare un appello: la produzione di informazione di qualità ha bisogno di essere sostenuta, sia dalle istituzioni che dai singoli cittadini, se non vogliamo un futuro in cui questo ruolo viene assunto solamente dai grandi gruppi, a partire dai colossi del web”.
In generale, come risulta dal rapporto, i media mainstream ancora danno uno spazio marginale all’informazione ambientale. Terra Nuova, rivista mensile che da oltre quarant’anni è impegnata sul fronte dell’ambiente, della sostenibilità, dell’ecologia e dell’agricoltura biologica, ha centrato invece la propria mission proprio su queste tematiche, iniziando a occuparsene quando ancora era meno sentita l’emergenza ambientale e climatica che oggi richiede tutta l’attenzione possibile. Oggi l’impegno della rivista, affiancata dalla casa editrice che pubblica libri sui temi dell’ecologia, dell’ambiente e della salute, è più che mai attuale e intenso e il mensile è il punto di riferimento in Italia per l’azione e il pensiero ecologici.
Secondo il rapporto Eco Media 2022, tra le reti televisive quella più attenta è Rai 3 in cui il tema ambientale rientra a prescindere dalla cronaca e dagli eventi climatici catastrofici.
«Comportamento diverso è quello di Rai 1 e Rai 2, che registrano picchi di occorrenze ambientali in concomitanza con gli eventi estremi – spiegano da Pentapolis – L’edizione delle 20 del TG5 sembrava essere la rete più virtuosa nel 2021, ma l’analisi dettagliata conferma tale attenzione solo in parte. LA7 fa registrare un utilizzo medio più frequente del vocabolario ambientale e una generale e più costante maggior attenzione. Rilevare la frequenza delle tematiche ambientali nei programmi radio è un modo per comprendere “lo stato dell’arte” nella fascia di età 50-64+, secondo i forniti dall’associazione Tavolo Editori Radio (Ter). I numeri ci dicono che i giovanissimi abbandonano la radio, come i giovani adulti, ma gli adulti invece non solo la ascoltano ma hanno incrementato il tempo di sintonizzazione. Radio 24raggiunge i picchi di frequenza più alti con transizione ecologica e green economy, con cui le altre non possono competere. La seconda radio più attenta è Rai Radio 1. RDS e Radio Capital spesso lasciano le caselle vuote, non nominando per mesi interi parole come inquinamento, mobilità e sviluppo sostenibili».
«Per la carta stampata, sia sui quotidiani nazionali che locali, si evince una forte attenzione e presenza delle tematiche ma la loro ricorrenza è differente. A rappresentare un’eccezione è Il Fatto quotidiano: ‘inquinamento’ per la prima volta sale in cima alla classifica delle keywords più menzionate e, a seguire, ‘mobilità sostenibile’. Ma è Liberoche rivela una forte attenzione ai temi ambientali. Le parole chiave sono ben distribuite nell’arco dell’anno e non registrano picchi in periodi o giorni specifici. È il quotidiano che, più di tutti quelli analizzati, si occupa di Agenda 2030» prosegue Pentapolis.
«Sul web, transizione ecologica, rinnovabili, climate change o cambiamento climatico, inquinamento sono le parole che più si trovano nei giornali analizzati (i medesimi della carta stampata, oltre a TPI, ed esclusa La Stampa). Su tutti si distingue per le migliori performances Libero.it. I picchi si registrano in concomitanza con eventi che hanno avuto un forte impatto mediatico, come la guerra in Ucraina e la crisi energetica, la strage sulla Marmolada e l’alluvione nelle Marche, la campagna elettorale e le elezioni italiane».
«Sui social network (dove si è scelto di analizzare i profili social dei quotidiani on line oggetto del monitoraggio), dopo il monopolio di Covid prima e vaccini poi, alcune notizie di rilevanza nazionale hanno riportato in auge l’ambiente anche su Twitter, Instagram e Facebook – prosegue la nota di Pentapolis – In generale, i mesi in cui si parla più dei temi ambientali sono settembre e giugno, e le parole più ricorrenti “rinnovabili”, “transizione ecologica” e “climate change”. Ed è Il Sole 24 Ore il quotidiano con le maggiori occorrenze sui social».
Ecco tutti i premiati per le varie categorie.
Tv
Premio assoluto: Monica D’Ambrosio, direttore responsabile Ricicla Tv
Menzione speciale: Christiana Ruggeri, RAI – TG2
Carta stampata
Premio assoluto: Luca Martinelli, Il Manifesto
Menzione speciale: Nicholas Bawtree, direttore responsabile Terra Nuova
Web
Premio assoluto: Riccardo Luna, direttore responsabile Green & Blue – La Repubblica
Menzione speciale: Maria Cristina Ceresa, direttore responsabile Green Planner
Radio
Premio assoluto: Chiara Giallonardo, RAI – ISORADIO
Menzione speciale: Gianluca Ruggieri, Radio Popolare
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