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Restaurare il condominio: c’è la community

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E’ nata  restorebuilding.eu, la community network dell’abitare in condominio che punta  diffondere la cultura della riqualificazione del patrimonio abitativo italiano. 
E’ nata restorebuilding.eu, la community network dell’abitare in condominio che punta  diffondere la cultura della riqualificazione del patrimonio abitativo italiano. 
Più che consumare suolo – scrive Giovanni Pivetta – bisogna cambiare rotta e puntare sul riqualificare il patrimonio abitativo. La crisi economica, un deciso calo della necessità di nuove costruzioni, il bisogno di risparmio delle famiglie e quello di far ripartire lo sviluppo impongono una svolta: quella di risistemare, riqualificare l’esistente nella direzione di un’edilizia sostenibile e della rigenerazione urbana in chiave green.
Oggi 2,5 milioni di edifici – sottolinea ancora Pivetta – sono in uno stato pessimo o mediocre e quindi 30 milioni di abitazioni necessitano una riqualifica. Se partiamo da quest’idea ecocostruttiva, intorno alle riqualificazioni si potrebbe creare un nuovo mercato: ad oggi gli interventi su immobili esistenti sono sei volte maggiori rispetto alle nuove costruzioni, per un giro d’affari da 6 miliardi di euro e di oltre 2 miliardi di mq da riqualificare solo in Italia. Oltretutto le norme europee sostengono e incentivano il mercato della sostenibilità, verso una nuova politica di miglioramento delle condizioni di un patrimonio immobiliare datato.
In base a uno studio della European Climate Foundation la riqualificazione, Retrofitting del parco edilizio italiano (per un risparmio fino al 90% dei consumi di calore) richiederebbe un investimento tra i 9 e i 20 miliardi di euro all’anno per circa 60 anni e potrebbe portare nel 2020 all’impiego di 500mila posti di lavoro (full time). Stime che danno l’idea di un business immobiliare ancora tutto da esplorare.
Costruire e consumare territorio, senza che il bisogno abitativo vada di pari passo, porta ad abbandonare le zone ‘vecchie’, che diventano come periferie degradate, col valore degli immobili che cala. Ecco una ragione in piú, oltre quella della sostenibilitá, per ripensare l’uso e il consumo del territorio. Anche perchè, pure a livello economico, la riqualificazione dell’esistente può portare sviluppo economico.

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