Rifiuti elettronici: Italiani, svuotate le cantine!

Appena 4 kg di rifiuti elettrici ed elettronici all’anno: un conferimento troppo esiguo, ben al di sotto della media europea di 12 kg pro capite. Il fatto che in Italia vengano smaltiti appena 4 Kg pro capite l’anno di Raee (Rifiuti da apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) vuol dire che l’industria del riciclo degli elettrodomestici riesce a smaltire in un anno solo 240.000 tonnellate di Raee sulle 800.000 che se ne producono. I dati provengono dall’indagine Adiconsum-Ecodom “Conosciamo l’ambiente”.

Occorre che i consumatori siano a conoscenza di tutte le modalità disponibili per effettuare la raccolta differenziata dei Raee e in questo le Istituzioni, locali e nazionali, possono svolgere un ruolo fondamentale di diffusione della cultura del riciclo”, spiega Chiara Ferrari di Ipsos, coordinatrice della ricerca. Se il 90% degli intervistati sa che la raccolta differenziata è obbligatoria anche per i Raee di grandi dimensioni, un po’ di confusione si evidenzia per quanto riguarda quelli più piccoli. Nessuno degli intervistati sa infatti di poter consegnare un elettrodomestico rotto ad un rivenditore, senza doverlo portare per forza in un’isola ecologica.
Da aprile dello scorso anno, infatti, è stato introdotto il cosiddetto “uno contro zero”, ossia l’obbligo di ritiro da parte dei punti vendita senza che vi sia come contro partita l’acquisto di un nuovo elettrodomestico della stessa tipologia. Secondo l’indagine l’80% della popolazione non lo sa e tra quelli che conoscono questa opportunità solo il 22% se n’è servito. La corretta informazione può fare molto.