Salviamo le isole con le energie rinnovabili
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È quanto emerge dal report “100% rinnovabili: un nuovo futuro per le piccole isole” presentato oggi a Palermo da Greenpeace nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni di Pantelleria, Favignana e Lampedusa e il Presidente di ANCI Sicilia, nonché sindaco della città di Palermo, Leoluca Orlando. Le isole minori italiane – 20 paradisi turistici, tra cui Lampedusa, Pantelleria, Favignana, Giglio, Tremiti – oggi producono la quasi totalità della loro energia con generatori diesel inquinanti e costosi. Una scelta che i cittadini italiani pagano in bolletta con oltre 60 milioni di euro l’anno. Grazie all’efficienza energetica e alle rinnovabili queste isole potrebbero abbandonare per sempre il petrolio, e soddisfare interamente la propria domanda di energia in modo pulito. «Da mesi ci opponiamo ai piani di trivellazione del governo Renzi, contenuti in particolare nello Sblocca Italia. Ora vogliamo andare oltre e promuovere un futuro 100 per cento rinnovabile, unica vera alternativa al vecchio modello basato sui combustibili fossili», afferma Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «Abbiamo deciso di iniziare dalle piccole isole perché sono un vero e proprio paradosso: se da un lato basano la loro economia sul turismo – e dunque su sole, mare e vento – dall’altro ignorano le potenzialità di queste fonti pulite affidandosi ancora oggi al petrolio».
Il rapporto, realizzato da Exalto Energy & Innovation per conto di Greenpeace, analizza nel dettaglio l’attuale situazione delle venti isole italiane non connesse alla rete elettrica nazionale e sviluppa scenari 100 per cento rinnovabili per Pantelleria, Lampedusa e Favignana, luoghi simbolici anche per il fronte anti-trivelle. Tuttavia, il modello illustrato nel rapporto è applicabile a tutte le isole, non solo italiane, che non sono connesse alla rete elettrica nazionale. L’iniziativa fa parte della campagna “Solarnia, solar paradise”, lanciata in diversi Paesi europei (tra cui Spagna, Grecia e Croazia). In poche ore oltre 5 mila persone hanno già firmato la petizione di Greenpeace per promuovere un futuro diverso, 100 per cento rinnovabile, per le isole del Mediterraneo.