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Strage Charlie Hebdo, #NotInMyName

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Arriva la condanna dei giovani musulmani ai tragici fatti di sangue di Parigi. I morti nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo hanno fatto indignare il mondo e i giovani islamici prendono le distanze.
Contro il terrorismo e la violenza: giovani e disegnatori sui social network stigmatizzano il massacro di Parigi.
Non nel mio nome, #notinmyname. C’è un Islam moderato, fatto di giovani donne e giovani uomini che condanna fermamente la strage di Parigi. L’hashtag usato per un video diffuso due mesi fa per condannare l’Isis – o Daesh, come è conosciuto nei Paesi arabi – ora è ricomparso, con moltissime condivisioni su twitter. Intanto molti disegnatori musulmani hanno pubblicato in rete – soprattutto su facebook – caricature in solidarietà con il giornale satirico, con l’hashtag “je suis Charlie”. Come Khalid Albaih, sudanese: “Sono solo un musulmano (I’m just a muslim)”, scrive nella sua caricatura, mentre da destra e da sinistra lo accusano di stare o “con gli infedeli” o di “essere un terrorista:
Molto interessante e scomoda anche l’analisi di Giulietto Chiesa che potete ascoltare CLICCANDO QUI. “E’ un attentato alla pace mondiale – dice il giornalista- pensato per accendere la miccia e per far entrare in guerra l’Europa”.

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