Sull’energia puoi dire la tua!
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Ma cosa contiene in sintesi il nuovo piano energetico? Il documento consultabile si chiama “Strategia energetica nazionale: per una energia più competitiva e sostenibile”.
Un insieme di dichiarazioni sulla sostenibilità energetica accompagnata da solenni inviti ad estrarre più gas e petrolio per un totale di 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, nella green economy come nell’industria energetica tradizionale con il potenziamento di rigassificatori, reti elettriche, stoccaggi e con la poco desiderabile estrazione di idrocarburi sul suolo nazionale.
L’obiettivo da qui al 2020 prevede la riduzione di circa 14 miliardi di euro all’anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali), passando dall´84% al 67% della dipendenza dall´estero, attraverso l’efficienza energetica, aumento produzione rinnovabili, minore importazione di elettricità e maggiore produzione di risorse nazionali. Palazzo Chigi in una nota ha sottolineato che la modernizzazione del settore energia rappresenta un elemento cardine dell´Agenda per la crescita sostenibile del Governo.
Le priorità individuate dal documento come indispensabili sono: efficienza energetica; sviluppo di un mercato competitivo del gas; sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili; sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico; ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti; sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi; modernizzazione del sistema di governance del settore.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili si punta a raggiungere il 20% dei consumi finali lordi al 2020 (il 3% in più rispetto all’obiettivo europeo), pari a circa 25 Mtep di energia finale all’anno. Sul risparmio energetico si propone una riduzione di ulteriori 20 Mtep di energia primaria al 2020, con investimenti complessivi pari a 15 miliardi di euro. La riduzione dei consumi dovrebbe essere del 24% dei consumi primari rispetto all´andamento inerziale al 2020 (ovvero, -4% rispetto al 2010), superando gli obiettivi europei di -20%, principalmente grazie alle azioni di efficienza energetica.
In tutto questo, siamo liberi di dire la nostra. I risultati della consultazione saranno condivisi in una conferenza pubblica e utilizzati per definire il percorso attuativo della nuova strategia. Il punto più critico da parte nostra rimane l’obiettivo di soddisfare il 14% del fabbisogno totale di gas e petrolio con la produzione interna, anche attraverso la semplificazione delle procedure di autorizzazione alle trivellazioni.
Per scaricare il testo: http://adisurv.sviluppoeconomico.gov.it/limesurvey/index.php?sid=94726&lang=it
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