Un anno per ristrutturare
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Una notizia buona a metà. Dal primo gennaio 2013 infatti scompare la differenza tra le due detrazioni. In mancanza di parametri più stringenti sulle semplici ristrutturazioni potrebbe segnare una battuta d’arresto per la rincorsa all’efficienza delle nostre abitazioni, che consumano oltre un terzo dell’energia a disposizione nel nostro paese, e sono responsabili della stessa quota percentuale di emissioni.
La notizia più preoccupante però è che le vacche magre sono in arrivo. Dal 1° luglio 2013 tutte le agevolazioni rientrano sotto la casistica oggi del 36% (cioè articolo 4, comma 1 del Dl 201/2011), sia che si tratti di recupero edilizio sia che si tratti di risparmio energetico.
In piena crisi dunque abbiamo solo un anno per mettere mano alle nostre case e decidere di iniziare i lavori. Una strategia buona per riattivare l’economia, ma su cui pesa la limitazione dei tempi. Le ristrutturazioni presso i condomini infatti necessitano di più stabilità e tempi più lunghi per via delle lungaggini tra discussioni, proposte, preventivi, delibera, raccolta dei fondi per l’avvio dei lavori.
Per chi stava già avviando i lavori a questo punto sarà più conveniente aspettare. Il riferimento della legge per l’entrata in vigore infatti è la data dell’effettuazione delle spese, attraverso la traccia dei bonifici bancari. Quindi chi stava per avviare i lavori potrà aspettare che entrino in vigore le norme, prima di effettuare il primo pagamento, in modo da passare dalla detrazione del 36 a quella del 50%.