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“Cannibali”, il video che condanna la caccia

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“Cannibali” è il brano contenuto nel nuovo album musicale “Il sole nudo” del gruppo Alcova ed è una condanna senza mezzi termini della caccia. E’ stato realizzato in esclusiva per Rockerilla e i proventi verranno devoluti al rifugio per animali Ulmino.
E’ uscito “Il Sole Nudo”, nuovo album dei milanesi Alcova, «una sorta di concept sul tema della violenza e della sopraffazione» come lo ha definito la rivista Rockerilla. Il video di “Cannibali”, una condanna senza mezze misure nei confronti di una società che permette l’uccisione e la tortura degli animali a fini di divertimento, è stato realizzato proprio in esclusiva per Rockerilla; tutti i ricavati derivanti dal brano “Cannibali” saranno devoluti al rifugio per animali in difficoltà ULMINO www.ulmino.it. Il brano è disponibile su: iTunes, Amazon, XboxLive, Spotify, GooglePlay, Shazam. Il video di “Cannibali” è diretto da Josh Heisenberg; soggetto di Josh Heisenberg, direttore della fotografia Fabio Careddu, fotografa di scena Claudia Petraroli, attore Vincenzo Cataldo, hanno collaborato Monica Di Sante, Giampaolo Di Sante, Maurizio Piombini, Guido Di Serafino, Piero Di Serafino, Marianna Furia.
Ecco tutti i riferimenti per aiutare il rifugio per animali Ulmino.
ULMINO www.ulmino.it
Per una donazione:
Rifugio del Prick e dell’Ulto Ass. Onlus
c.c. postale n. 45508389
IBAN : IT14 J076 0113 2000 0004 5508 389
BIC/SWIFT : BPPIITRRXXX
La recensione di Rockerilla
Il Sole Nudo, una sorta di concept sul tema della violenza e della sopraffazione, arriva a circa quattro anni di distanza da Muscolo Cuore, il promettente esordio della band milanese. Il suono si fa qui più chirurgico, teso, oscuro, con una varietà di gradazioni che amplia la declinazione elementare del punk – di cui il disco conserva però intatto il vigore – per includere elementi new wave e perfino gothic: testi pensanti (e, dove riescono ad evitare la trappola della retorica, persino poetici), ritmica in avanti, chitarre lisergiche che disegnano incursioni crude e riff solidi capaci di inquadrare un’atmosfera in quattro note e, su tutto, l’aleggiare vibrante e melodrammatico della voce di Francesco Ghezzi, già un marchio di fabbrica
Il testo del brano:
Nell’alba del mio ultimo giorno
il sole è bianco come la cenere
sale la nebbia lasciandomi solo
nel mio respiro
E sento il cuore che martella e scoppia
spingendo il limite un passo più in là
trema la pelle come una corda
che non smette di vibrare
E adesso spara perché sono pronto
nessuna anima da rendere al tuo dio
adesso spara e non perdere tempo
un solo colpo e svanirò nel vento
Quando il suono arriverà
sarà assordante
ma io sarò già
lontano da me
Arriva l’istante e la corsa finisce
mi tiene l’erba umida tra le sue braccia
mi vieni tu incontro soddisfatto di te
non conosco parole e preghiere
In bocca il sapore della sconfitta
l’assurdità che chiami lotta
ora l’hai fatto
l’assenza di vita
tra le tue mani scivola
E adesso spara perché sono pronto
nessuna anima da rendere al tuo dio
adesso spara e non perdere tempo
un solo colpo e sparirò nel vento

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