La zona del Bergamasco insorge contro la realizzazione di un secondo impianto a olio di colza che andrebbe ad affiancarsi all’altro che già inquina.
I comitati locali vogliono far sentire la loro voce. Nel Comune di Cavernago la situazione viene definita preoccupante: una centrale che funziona a olio di colza è stata realizzata in mezzo all’abitato e i cittadini protestano e hanno seri timori per la loro salute. Proprio a Cavernago, spiegano i comitati, “si è riunito il primo convegno voluto dal comitato locale F9 e dal prof. Michele Corti. Gli atti del convegno sono molto importanti per tutti i comitati che si vogliano difendere dalle costruzioni pirata di centrali a biomasse, visto che purtroppo la Lombardia non ha ancora linee guida in merito”. Proseguono i comitati: “C’è stato un incontro successivo con i vertici di Slow Food che appoggiano questa battaglia e con i rappresentanti del Piemonte che da tempo hanno un coordinamento regionale. Per quanto riguarda Casnigo abbiamo in corso una situazione che vede i sindaci di dieci Comuni proprietari di Impianti Polisportivi Spa in accordo per predisporre un impianto a cogenerazione che verrà alimentato a metano, con gli allacci per un secondo impianto a olio di colza che per il momento non verrà costruito. Il motivo ufficiale della momentanea sospensione della costruzione del secondo impianto a colza è quello del costo eccessivo della materia prima, ma forse quello effettivo è che il nostro comitato ha volantinato in tutta la Val Gandino facendo presente l’alto livello di inquinamento industriale già presente. Inoltre abbiamo informato la popolazione su quanto concerne la produzione di energia tramite la combustione di olio di colza facendo capire che non si tratta di una procedura etica e nemmeno rispettosa della salute delle persone. Il problema è che mentre si tenta di rassicurare la gente dicendo che si costruisce solo l’impianto a metano, rimane il non detto: si vanno comunque a richiedere tutti i permessi alla Provincia e una volta ottenuti, nessuno si potrà più opporre alla costruzione dell’impianto a colza che risulterà già autorizzato. Alla conferenza dei servizi in Provincia probabilmente il Comitato Casnigo Salute e Territorio non verrà invitato anche se l’impianto sarà costruito nel nostro Comune a ridosso dell’Impianto Sportivo polivalente dove i nostri bambini in estate passano le giornate all’aperto presso la piscina scoperta”. Per contatti: Patrizia Bonardi – Comitato Casnigo Salute e Territorio –
www.casnigosaluteterritorio.it/sito