Vai al contenuto della pagina

Il colore naturale servito al banco del bar

homepage h2

Il progetto si chiama “Bar del colore“: al banco, al posto del cappuccino viene servito il colore naturale mescolando polveri fatte di terre o ricavate da piante e fiori tintori.
“A volte qualcuno entra e dice che vorrebbe una tinta uniforme o un colore piatto. E io gli rispondo: bene, vada pure da un’altra parte”. Franco Ferrari, insieme al figlio Lorenzo, ha avviato un negozio di pitture, malte e prodotti per la bioedilizia nel centro di Parma. Qua si servono i colori senza l’uso dei tintometri, in maniera artigianale, come al banco del bar.
Non si tratta solo di una trovata commerciale di tendenza, perché la questione investe aspetti ecologici e culturali importanti. Cosa ne sappiamo noi dei colori che ci circondano? Conosciamo la loro origine? I colori hanno una funzione importante, ma siamo sicuri che siano un vero nutrimento per i nostri occhi?
Di fatto siamo circondati da colori artificiosi, che non riescono a riprodurre le sfumature della vita “reale”, prodotti per di più con sostanze tossiche e altamente inquinanti, che finiamo per respirare tra le mura di casa.
Ma c’è un aspetto in più: la diffusione del tintometro ha ucciso le abilità dell’artigiano, ridotto a semplice commerciante. “Di solito oggi al cliente si mette in mano solo una mazzetta di colori e si fanno vedere dei secchi di vernice” ci spiega Ferrari, che ha alle spalle una lunga esperienza di applicatore. “Nel bar del colore, invece, ci vedono preparare il colore direttamente al banco con delle polveri, che si possono toccare e annusare”.
Le vediamo lì, sui ripiani, al posto dei liquori, che sembrano spezie dentro dei grossi barattoli trasparenti. Colorazioni naturali resistenti alla luce e agli agenti atmosferici, composte in gran parte da minerali inerti e pigmenti che provengono da terre reperite in Italia o altre regioni europee, insieme a polveri derivate da fiori e piante tintorie coltivate nell’area collinare delle Marche. Dalle parti di Ancona infatti, è stata attivata una nuova filiera che coinvolge il tessile, la cosmetica a non per ultimo anche la bioedilizia, grazie all’impegno della Spring Color.
Il risultato del cocktail, come ci mostra il nostro artigiano-barista, è sorprendente. Le variazioni cromatiche sono infinite e tutte personalizzabili, un valore aggiunto non trascurabile, in tempi in cui le ditte produttrici sono in mano a poche multinazionali, che propongono solo poche varianti standardizzate e povere di personalità.
“Qua i clienti si siedono, respirano i profumi, cercano tonalità, effetti ed emozioni che con i pigmenti sintetici sono irraggiungibili” prosegue Ferrari. “E per questo sono disposti ad aspettare anche una mezz’ora in più. Accettano il fatto che il naturale richieda tempi più lunghi: dalla creazione del colore, fino all’applicazione. Il privato lo capisce, mentre è più difficile convincere gli imbianchini, che sono quelli più esposti ai veleni. Anche se molti se ne stanno lentamente accorgendo”.
Il prodotto naturale può avere un prezzo di partenza un po’ più altro, ma alla fine conviene, perché dura di più, invecchia con dignità, e si evita di intervenire dopo pochi anni.
Per dimostrarcelo Ferrari ci porta a spasso per il centro di Parma. Ci fa vedere gli scollamenti degli intonaci, le crepe, le muffe, tutti gli obbrobri causati dall’uso di prodotti sintetici nei restauri storici. In effetti, a parità di anni di intervento, i manufatti trattati con calce e pitture e colorazioni sembrano ancora nuovi. E se invecchiano lo fanno con dignità. Una cosa che forse dovremmo spiegare meglio alle Sopraintendenze.
Per informazioni: www.terreecolori.it

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!