Il costo dell’illuminazione pubblica

Chi è stato in Germania si sarà accorto che nelle abitazioni private si preferiscono le luci soffuse e avvolgenti. E che anche le strade sono meno illuminate, senza per questo essere meno sicure.

Una ricerca dell’Enea del Progetto Lumière, dedicato a sindaci e comuni per promuovere l’efficienza energetica, ha rilevato che l’illuminazione pubblica in Italia costa quasi il triplo rispetto alla Germania. Da noi la media di consumo pro capite per la pubblica illuminazione è di 105 kWh ad abitante.

Secondo la Fire (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia), il costo dell’illuminazione pubblica si aggira fra il 15 e il 25% del totale delle spese energetiche di un ente locale, e può raggiungere il 50% di quelle elettriche.

La spesa annua per l’illuminazione pubblica, che somma consumi elettrici e manutenzione, arriva alla cifra stratosferica di circa 52 milioni di euro a Roma e 32 a Milano.

Quante belle attività potrebbero essere finanziate risparmiando energia, riducendo il costo dell’illuminazione pubblica!

E quanto inutile consumo di energie fossili potrebbe essere evitato.

Per non parlare della riduzione dell’inquinamento luminoso, che altera il nostro rapporto con l’ambiente e il cielo stellato.

Cifre che potrebbero essere dimezzate abbassando l’intensità luminosa, almeno nelle ore in cui il traffico veicolare è più scarso. Oppure adottando tecnologie a risparmio energetico come i lampioni a led.

Con il progetto Enea, le amministrazioni vengono sostenute gratuitamente nella programmazione e realizzazione degli interventi di riqualificazione.

Per i comuni aderenti sono previsti audit energetici gratuiti, workshop gratuiti per gli addetti comunali del settore, nonchè il trasferimento dei risultati ottenuti e delle competenze acquisite.

Iscrizioni sul sito: www.progettolumiere.enea.it

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Febbraio 2013, anche come eBook.