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Le case inquinano più delle industrie

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Le agevolazioni sugli interventi di riqualificazione energetica contro il paradosso di case che inquinano di più delle industrie.
Le case inquinano più delle automobili, e più delle industrie. Lo abbiamo scritto più volte, e lo ribadiamo con i dati dell’Agenzia Enea: sul totale dei consumi energetici italiani, se si guarda all’impiego finale di energia, gli usi civili incidono per il 32% control il 28% per l’industria, il 30% per i trasporti e il 2% per l’agricoltura.
Ogni famiglia di 4 persone consuma per la casa circa 1,8 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) in un anno, per l’uso di combustibili e di energia elettrica. La maggiore responsabilità spetta alle spese per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, che con i prezzi in ascesa delle bollette vanno a rosicare il reddito delle famiglie.
Invece di investire i propri risparmi in inutili operazioni di borsa, finché la legge ce lo permette, potremmo pensare a mettere in sesto le nostre abitazioni, usufruendo delle agevolazioni sugli interventi di riqualificazione energetica di edifici.
Fino al 30 giugno 2013 le spese di riscaldamento potrebbero essere anche dimezzate usufruendo di una detrazione dall’imposta lorda, che può essere fatta valere sia sull’Irpef che sull’Ires, pari al 55% delle spese sostenute.
Le detrazioni, che puntualmente la manovra finanziaria di turno ogni anno minaccia di cancellare, si applicano fino a un valore massimo di spesa di 60 mila euro su coperture, pavimenti, finestre e infissi con elevate prestazioni di isolamento, pannelli solari termici, caldaie a condensazione e impianti di climatizzazione con pompe di calore ad alta efficienza.
Da non sottovalutare anche l’inquinamento dovuto ai consumi elettrici. Il consumo di un solo kWh, che corrisponde a circa mezz’ora d’accensione di uno scaldabagno o di una stufetta elettrici, secondo l’Enea, richiede la combustione, nelle migliori centrali, di circa 250 grammi di olio combustibile e provoca l’immissione nell’atmosfera di 750 grammi di anidride carbonica.
Una famiglia di 4 persone, che consuma al giorno circa 10 kWh elettrici, libera quasi 6 kg di Co2 in un solo giorno. Per gli impianti di climatizzazione sono previsti ulteriori restrizioni dal primo gennaio 2013, quando entrerà in vigore la nuova normativa europea Erp (Energy related product), che introduce criteri più rigorosi per la definizione delle classi di efficienza energetica degli apparecchi di climatizzazione.
La normativa, che ridefinisce gli standard nel settore, porterà all’introduzione graduale, dal 2013 al 2019, di nuove classi energetiche (A+ / A++ / A+++), che permetteranno di indicare in modo più corretto il reale consumo degli apparecchi, evidenziando le differenze di qualità e di prestazione tra i prodotti.
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