Ottima idea per servire i ceci in maniera creativa e gustosa, con erbe aromatiche e spezie per dare un tocco di originalità.
facile • 40 minuti + ammollo di 24 ore • ricetta vegana • senza glutine • estate
Ingredienti
• 200 g di ceci
• 2 peperoni
• 3 carote
• 1 cipolla
• 1 spicchio di aglio
• 1 costa di sedano
• 1 rametto di rosmarino
• 1 foglia di alloro
• 1 cucchiaino di semi di finocchio
• 1⁄2 cucchiaino di cannella
• sale e peperoncino
• 3 cucchiai di olio
Procedimento
Ammollate i ceci per 24 ore. Scolateli, sciacquateli e trasferiteli in pentola a pressione con il rosmarino e i semi di finocchio, coperti di acqua. Al fischio abbassate la fiamma e cuocete per 20-25 minuti.
Nel frattempo tritate l’aglio, il sedano e la cipolla, riducete a cubetti le carote. Metteteli in una casseruola con la cannella, l’alloro e il peperoncino. Versate un cucchiaio di olio e poca acqua. Fate insaporire a fuoco medio per 10 minuti, rimestando spesso.
Aggiungete i peperoni mondati, lavati e tagliati a fiammifero. Salate, abbassate la fiamma e cuocete per 10 minuti. Unite i ceci scolati e proseguite la cottura per altrettanto tempo. Alla fine eliminate l’alloro, regolate di sale e condite con l’olio rimasto.
Servite la pietanza tiepida.
Variante: in primavera sostituite i peperoni con asparagi cotti al vapore e divisi a tocchetti. Preparate il soffritto con scalogni e sedano, semi di finocchio, cannella e aneto. Incorporate i ceci in modo che prendano sapore. Completate con gli asparagi. Alloro e peperoncino non vengono usati.
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Studi recenti affermano che in Italia il mal di testa affligge, seppur occasionalmente, oltre 26 milioni di persone, per il 75% di sesso femminile. Ma il mal di testa non è uguale per tutti e saperlo identificare è il primo passo per
trovare il rimedio migliore.
Stitichezza, ipertensione, sedentarietà, stress, insonnia, fumo di sigaretta, alcol, freddo, eccesso di farmaci ecc. possono essere all’origine di cefalee ed emicranie. Ma è l’alimentazione a giocare un ruolo centrale, sia come causa del malessere che come strumento di prevenzione.
Nel libro sono analizzati i comportamenti scorretti a tavola (eccesso di cibo, scarsezza di fibre, intolleranze) e suggeriti percorsi più virtuosi, dalla dieta depurativa agli alimenti consigliati e non.
Paolo Pigozzi presenta poi i rimedi che i suoi pazienti hanno trovato più efficaci, dalla fitoterapia alla riflessologia, dall’idroterapia all’omeopatia passando per lo yoga. Non esiste quindi una soluzione sola adatta per tutti ma cure diverse che, dopo aver letto il libro, ognuno potrà fare proprie.