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Fagioli all’uccelletto cruelty free

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I fagioli all’uccelletto, una ricetta classica della cucina toscana, rivisitata in chiave vegana. Una ricetta che mantiene tutto il suo sapore: da provare! Non vi deluderà.
Fagioli all’uccelletto cruelty free
I fagioli all’uccelletto, una ricetta classica della cucina toscana, rivisitata in chiave vegana. Una ricetta che mantiene tutto il suo sapore: da provare! Non vi deluderà.
Ingredienti
400 g di fagioli cannellini lessati
200 g di pomodori pelati o pomodori fiorentini
2 spicchi di aglio
1 rametto di salvia
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Procedimento
■ Fate rosolare in un tegame, con un po’ d’olio, l’aglio e il rametto o “ciocchettina” di 4-5 foglie di salvia.
■ Aggiungete i pomodori pelati o dei pomodori fiorentini privati della loro pelle e ridotti a tocchi, e fate cuocere per una ventina di minuti o fino ad ottenere un bel sughetto denso.
■ A questo punto versate i fagioli bolliti, mescolate e proseguite la cottura per una decina minuti. Aggiustate di sale e pepate.
VARIANTE
Uccelletto coi fagioli freschi
Mettere a crudo in una pentola i fagioli freschi, il pomodoro a pezzetti, l’aglio, la salvia e ricoprirli con l’acqua a temperatura ambiente. Fare cuocere per una quindicina di minuti raggiunto il bollore a fuoco lento. Portare a cottura a fiamma vivace restringendo il sugo e lasciando evaporare l’acqua di cottura.
Salare, pepare e condire con giro d’olio d’oliva.

La ricetta è tratta dal libro Toscana vegetariana

La cucina toscana è solitamente associata a piatti ricchi di carne, dagli arrosti alla trippa e alla famosa, ma di recente invenzione, bistecca alla fiorentina. Nella tradizione culinaria di questa regione abbondano invece verdure, cereali e legumi, cucinati con fantasia e con risultati sorprendentemente buoni per ogni palato.
Si tratta di preparazioni ottenute con prodotti radicati nella storia del territorio e conosciuti ben oltre i confini regionali come vere e proprie eccellenze.
Tra i tanti, citiamo l’olio extravergine di oliva, le diverse tipologie di fagioli, il carciofo violetto, il cavolo nero, almeno sei tipi di pomodori, la cipolla di Certaldo e lo zafferano di San Gimignano. Senza dimenticare i vini rossi e bianchi, che negli ultimi anni possono contare sulla qualità offerta da tanti piccoli produttori biologici e biodinamici.
Il libro cerca di intromettersi in questo mondo, presentando un ampio ventaglio di piatti e ingredienti rappresentativi delle diverse aree produttive, dalla Toscana collinare fino a quella litoranea, dal capoluogo alle città più piccole, dalla Maremma alla Versilia, dal Casentino alla Garfagnana, per ricercare ricette prelibate e fedeli ai prontuari della tradizione, alcune lievemente modificate, come principio etico, nell’ottica di non violenza e rispetto verso gli animali.

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