Una ricetta per chi ama i formaggi, ottima come secondo piatto o, in un mini-formato, come antipasto. Un flan con nocciole del Piemonte, grana, yogurt e per la fonduta formaggio Raschera.
Ingredienti per 4 flan
80 g di nocciole Piemonte
2 uova
40 g di formaggio grana grattugiato
125 g di yogurt di soia o di capra sgocciolato
sale
Per la fonduta
150 g di formaggio Raschera
150 ml di latte di soia o di capra
1 tuorlo d’uovo
pepe
Inoltre
mixer, 4 piccoli stampi monodose
Procedimento
■ Tagliate il Raschera a dadini molto piccoli e mettetelo a mollo nel latte.
■ Tritate le nocciole nel mixer, svuotatele in una terrina aggiungendo le uova, il formaggio grana, lo yogurt e il sale.
■ Ungete quattro piccoli stampi monoporzione, come quelli per il crème caramel e distribuitevi il composto.
■ Posizionateli quindi in una teglia dove avrete versato dell’acqua per la cottura a bagnomaria. Gli stampi devono rimanere immersi fi no all’altezza dell’impasto. Cuocete in forno a 180° per 25 minuti.
■ Poco prima di servire i flan, scolate il Raschera, lasciatelo da parte e mettete a scaldare il latte a bagnomaria. Non appena sarà caldo aggiungete il Raschera e fatelo fondere, quindi spegnete il fuoco, incorporate velocemente il tuorlo con l’aiuto di una frusta e pepate.
■ Servite la fonduta sopra o accanto al flan.
VARIANTI
■ Se amate i sapori più decisi potreste usare il Castelmagno, un formaggio erborinato, e magari potreste arricchire il piatto con una goccia di miele, che esalta la fonduta.
Note
Sebbene la nocciola sia famosa per l’ottima resa nelle ricette dolci, soprattutto con il cioccolato, è molto buona anche abbinata al salato, come nelle salse bianche di condimento della pasta, nelle torte salate con zucchine o altre verdure. La si può usare anche nelle basi salate, sostituendo 50 g di farina con altrettante nocciole tritate.
Il Castelmagno e il Raschera sono formaggi della provincia di Cuneo, perciò territorialmente vicini alla “Nocciola Piemonte”, coltivata prevalentemente nelle Langhe: ecco perché sono stati scelti per accompagnare i flan.
L’indice glicemico è un indicatore fondamentale per la nostra salute, rileva la capacità di un alimento di aumentare la glicemia nel sangue. Questo non significa che dobbiamo rinunciare a pane, pasta, dolci… ma che è meglio sostituire alcuni ingredienti con altri a basso IG.
Mettiamo quindi al bando farine raffinate, zucchero bianco, cibi industriali e sostituiamoli con prodotti integrali, con dolcificanti naturali come stevia, agave, cocco, betulla e miele d’acacia, con cereali e pseudocereali come quinoa, amaranto, grano saraceno, orzo e avena. E poi portiamo in tavola tanti legumi, semi oleosi, ortaggi e frutta a chilometro zero.
Insomma è importante privilegiare ingredienti a basso IG, di stagione e possibilmente biologici, rispettosi della nostra salute e dell’ambiente.
Provando le ricette proposte in questo libro – i primi e i piatti salati, i finger food e i dolci, senza dimenticare i consigli per la colazione – potremo finalmente dire a gran voce: «Abbasso l’indice glicemico!».