Una ricetta gustosa e particolare per tutti gli amanti del gazpacho, nella versione con i ceci. Semplice da realizzare, appunto con ceci, pomodori arrosto e peperoni.
Una ricetta gustosa e particolare per tutti gli amanti del gazpacho, nella versione con i ceci. Semplice da realizzare, appunto con ceci, pomodori arrosto e peperoni.
Ingredienti:
350 g di ceci cotti
900 g di pomodori maturi
400 g di peperoni rossi carnosi
2 spicchi di aglio
4 fette di pane bianco
(senza glutine se siete intolleranti)
paprica
qualche rametto di origano fresco
2 cucchiai di olio
extravergine di oliva
sale
Procedimento:
■ Lavate i peperoni, tagliateli a metà e privateli delle nervature e dei semi. Posateli su una teglia rivestita con carta da forno, con la parte esterna rivolta verso l’alto, e infornateli a 160° per circa 20 minuti, finché non si riempiono di bolle. Toglieteli, chiudeteli in un sacchetto di carta e lasciateli raffreddare.
■ Dimezzate i pomodori e collocate anche questi su una teglia coperta di carta da forno; unite l’aglio sbucciato, spolverizzate con l’origano sfogliato e irrorate con un cucchiaio di olio a filo. Infornate per 30 minuti, fino a far caramellare gli ortaggi.
■ Prelevate 2 cucchiai di ceci che serviranno per guarnire, il resto mettetelo nel mixer con i peperoni e i pomodori spellati, un filo d’olio e il sale necessario. Azionate il mixer fino a ottenere la cremosità che vi è gradita. Fate riposare in frigo qualche ora.
■ Eliminate la crosta del pane e tagliate la mollica a quadretti molto piccoli; disponetela sulla carta da forno sistemata su una teglia, aggiungete i legumi tenuti da parte, distribuite la paprica e il resto dell’olio. Mescolate con le mani e infornate fino a doratura.
■ Versate il gazpacho in bicchieri, guarnendolo con i ceci arrostiti e qualche fogliolina di origano fresco; presentate a parte i crostini, di cui ogni commensale si servirà a piacere.
Variante:
■ Se non avete a disposizione i ceci, potete usare per addensare del pane in cassetta. In questo caso servite il gazpacho dopo averlo fatto riposare per qualche ora in frigorifero. Guarnitelo con cubetti di cetriolo, peperone giallo e un trito di olive nere denocciolate.
Minestroni, zuppe e vellutate sono piatti della tradizione contadina che non tramontano mai, neppure nella nostra opulenta società. Il loro segreto? Semplicità della preparazione, varietà dei sapori e ricchezza dei nutrienti, soprattutto se i prodotti sono bio.
Il libro è composto da 50 ricette suddivise per le quattro stagioni, a dimostrare che le zuppe non sono adatte solo nei mesi freddi. Ortaggi, legumi secchi e freschi, cereali, erbe aromatiche e spezie sono gli ingredienti di base, accompagnati da olio d’oliva rigorosamente extravergine, mentre nocciole, anacardi, mandorle e noci aggiunte a fine cottura rappresentano una valida integrazione.
Pochi ed essenziali gli strumenti: pentola, coltello, tagliere, passaverdura o mixer a immersione sono più che sufficienti per preparare le nostre minestre. Semplici i trucchi del mestiere: la vellutata è diventata troppo liquida? Aggiungiamo un paio di cucchiaini di amido di mais o di farina di riso. Al contrario, è troppo densa? Allunghiamo con un po’ di brodo o acqua caldi.
Zuppe felici perché buone, sane e quasi totalmente prive di prodotti di origini animale. A parte qualche spolverata di formaggio, che si può usare a discrezione, le ricette di questo libro impiegano esclusivamente ingredienti di provenienza vegetale. Splendide le fotografie di Giancarlo Gennaro e dell’autrice che accompagnano ciascun piatto.