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Pane ai semi di lino

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Le tecniche di panificazione sono essenzialmente due: impasto diretto e indiretto. Il metodo diretto prevede che tutti gli ingredienti vengano amalgamati contemporaneamente, e che l’impasto venga lasciato lievitare, per poi trarne le forme e cuocerle.
Pane ai semi di lino
Il metodo indiretto invece vede una prima lavorazione in cui la maggior parte (o tutto) il lievito viene unito ad acqua e farina (senza sale), e il tutto viene lasciato lievitare per un certo tempo in modo da formare una massa che dia forza all’impasto finale.
Questa miscela lievitante a base di acqua e farina viene chiamato biga, poolish, crescente o lievitino. La ricette qui proposta prevede l’impasto indiretto perché è opinione diffusa che il metodo indiretto garantisca migliori risultati in termini di gusto e conservabilità.
Ingredienti:
300 g di biga
450 g di farina di segale
250 g di farina di frumento
400 g d’acqua
20 g di semi di lino macinati di fresco
2 c di sale
I semi di lino facilitano la panificazione e migliorano la resa soprattutto dei cereali con basse presenze di glutine. È preferibile usarli macinati al momento con un macinino da caffè.
Diluire la biga con l’acqua tiepida, unire i semi di lino e la farina di segale, e lasciar riposare coperto in luogo caldo per 20 minuti.
Aggiungere il sale, parte della farina di frumento ed utilizzare il resto per la lavorazione sulla spianatoia. Impastare finché la massa non raggiunge un certo grado di omogeneità ed elasticità.
Lasciar lievitare coperto con un telo pulito e una coperta fino a quando non appaiono numerose crepe sulla superficie. Rimpastare brevemente, foggiare l’impasto a filone o pagnotta, incidere la superficie e lasciar riposare ancora per raggiungere il giusto grado di lievitazione, indicato dall’allargamento dei tagli.
Infornare a 200° per 60 minuti.
Questa ricetta è tratta dal libro  Facciamo il pane

Come imparare a fare la pasta madre e utilizzarla nella panificazione casalinga per confezionare pane, pan dolci, crackers e grissini.

Il libro raccoglie ricette indicate anche per intolleranti al lievito e celiaci.
Se da tempo sognate di fare il pane in casa o se ci avete provato ma non siete soddisfatti dei risultati ottenuti fino ad oggi, questo è il libro che fa per voi. In «Facciamo il pane» l’autrice ha raccolto i risultati della sua pluriennale esperienza e quella di altri panificatori casalinghi nella preparazione del pane a lievitazione naturale, cioè utilizzando la pasta madre o la cosiddetta lievitazione acida.
Oltre alle ricette classiche a base di farina di frumento, questo libro riporta le indicazioni per preparare il pane con altri cereali (segale, grano saraceno, orzo, mais, riso), le ricette per pani speciali, focacce, cracker, taralli, e alcuni suggerimenti specifici per fare il pane senza glutine. Completano il volume le ricette per i pani dolci: dall’immancabile panettone, ai cornetti alle noci, per finire al pan brioche e allo Stollen.
Nel libro si trovano inoltre precise indicazioni per la scelta degli ingredienti, per la cottura (nei forni di casa o nel forno a legna) e suggerimenti per conciliare questo gustoso piacere con il proprio ritmo di vita.

Leggi anche:  Grani antichi

Verna, Gentilrosso, Timilìa, Perciasacchi, Carosella sono solo alcuni dei grani che si coltivavano un tempo in Italia e che oggi tornano alla ribalta per motivi agronomici e nutrizionali. La riscoperta dei frumenti antichi da parte di consumatori e agricoltori è una vera rivoluzione che assicura vantaggi per la salute e la biodiversità delle campagne.
Se ne parla molto ma in pochi li conoscono realmente, con il rischio di confonderli, di non capirne le potenzialità e di lasciare il campo a facili speculazioni.
Conviene tornare a coltivare e consumare i frumenti del passato, e quali sono i più adatti?
Cosa dice la ricerca scientifica su allergie e intolleranze al grano?
Dove si trovano le farine migliori?
Domande che in questo libro trovano una risposta grazie all’incontro con nutrizionisti, genetisti, agronomi, e tanti nuovi agricoltori che in tutta Italia stanno riscoprendo le antiche varietà di frumento.
La seconda parte del libro è dedicata a un avvincente viaggio nelle regioni italiane, a caccia di spighe, pastifici, forni, mulini a pietra e contadini, in una fitta trama di esperienze autentiche per la ricostruzione di una filiera del cibo ecologica e salutare.
Farete un viaggio nel mondo della salute, della biodiversità e della nuova agricoltura a cominciare dal pane e dalla pasta. Al termine una degustazione di prodotti da farine di grani antichi.

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