Vai al contenuto della pagina

Risotto al Chianti

homepage h2

Quando si parla di Chianti non si può non pensare alle verdi colline toscane coperte di fitti vitigni. Questo straordinario vino non è buono solo per accompagnare i pasti ma può essere usato per realizzare un risotto gustoso e raffinato.
Risotto al Chianti
Quando si parla di Chianti non si può non pensare alle verdi colline toscane coperte di fitti vitigni. Questo straordinario vino non è buono solo per accompagnare i pasti ma può essere usato per realizzare un risotto gustoso e raffinato.
Tempo di preparazione: 1 ora
Difficoltà: facile
Ingredienti: 200 g di riso Carnaroli • 1 l di brodo vegetale (preparato con carota, sedano, cipolla e alloro) • 2 cipolle rosse • un bicchiere di vino Chianti • olio extravergine d’oliva • sale • pepe.
Si consiglia di scegliere prodotti da agricoltura biologica.
Procedimento:
Preparate il brodo mettendo a bollire a freddo, in un litro di acqua, una carota, mezza cipolla, una costa di sedano e qualche foglia di alloro con un pizzico di sale. A parte sbucciate e affettate due belle cipolle.
Rosolate in un tegame la cipolla con olio e un pizzico di sale. Appena appassita, aggiungete e tostate il riso. Versate il Chianti, che lascerete sobbollire ed evaporare. Poi procedete con l’aggiunta di brodo caldo fino a cottura del risotto. Aggiustate il sale e il pepe, e servite a tavola fumante.
Nota. Il Chianti di color rosso granato, dal fruttato ai frutti di bosco, proviene dalla vinificazione delle uve Sangiovese (per l’80 o il 100%) con altri vitigni (Canaiolo, Colorino o Cabernet Sauvignon). Solitamente, in cucina il Chianti si presta per la preparazione di carni rosse e selvaggina.

Questa ricetta è tratta dal libro Toscana vegetariana

La cucina toscana è solitamente associata a piatti ricchi di carne, dagli arrosti alla trippa e alla famosa bistecca alla fiorentina.
Ma nella tradizione culinaria di questa regione abbondano anche verdure, cereali e legumi, cucinati con fantasia e con risultati sorprendentemente buoni per ogni palato.
Si tratta di preparazioni ottenute con prodotti radicati nella storia del territorio e conosciuti ben oltre i confini regionali come vere e proprie eccellenze.
Tra i tanti, citiamo l’olio extravergine di oliva, le diverse tipologie di fagioli, il carciofo violetto, il cavolo nero, almeno sei tipi di pomodori, la cipolla di Certaldo e lo zafferano di San Gimignano. Senza dimenticare i vini rossi e bianchi, che negli ultimi anni possono contare sulla qualità offerta da tanti piccoli produttori biologici e biodinamici.
Il libro cerca di intromettersi in questo mondo, presentando un ampio ventaglio di piatti e ingredienti rappresentativi delle diverse aree produttive, dalla Toscana collinare fino a quella litoranea, dal capoluogo alle città più piccole, dalla Maremma alla Versilia, dal Casentino alla Garfagnana, per ricercare ricette prelibate e fedeli ai prontuari della tradizione, alcune lievemente modificate, come principio etico, nell’ottica di non violenza e rispetto verso gli animali.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!