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Salsa alla barbabietola con ginepro e semi di girasole

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La salsa di barbabietola si può servire con crostini caldi o come condimento per la pasta e per i cereali. Ma, per esempio, è ottima per farcire anche le crespelle. Ecco una ricetta salva tempo, sana e gustosa.
Salsa alla barbabietola con ginepro e semi di girasole
La salsa di barbabietola si può servire con crostini caldi o come condimento per la pasta e per i cereali. Ma, per esempio, è ottima per farcire anche le crespelle. Ecco una ricetta salva tempo, sana e gustosa.
Ingredienti:
1 barbabietola piccola cruda
1 piccolo scalogno
100 g di tofu affumicato o al naturale
4 bacche di ginepro
2 cucchiai di semi di girasole
sale un pizzico
Fate sobbollire per qualche minuto il tofu in acqua leggermente salata. Scolatelo e ponetelo nel frullatore.
Mondate e pulite la barbabietola e tagliatela a tocchetti piccoli. Pulite lo scalogno. Versate la barbabietola e lo scalogno a tocchetti nel frullatore insieme al tofu, quindi unite le bacche di ginepro, i semi di girasole e il sale. Frullate il tutto.
Se necessario per frullare la salsa, aiutatevi con un po’ di acqua di cottura del tofu o un filo di olio extravergine di oliva.
La salsa si può servire con crostini caldi o come condimento per la pasta. In alternativa è ottima per farcire delle crespelle.

Questa ricetta è tratta dal libro Oltre 100 ricette per mangiare fuori casa

La vecchia pietanziera erede dei panieri dei contadini (la schiscetta o il baracchino degli operai del nord Italia) ha reso autonomi e nutrito con più o meno saggezza (a seconda delle scelte alimentari) generazioni di persone nell’era che ha preceduto il diffondersi delle mense e delle tavole fredde o calde.
Oggi se vogliamo mangiarci un panino al volo o una pietanza in una mensa non abbiamo che da guardarci intorno, ma che cosa possiamo davvero scegliere?
Non sembrano scelte valide quei piatti di pasta al pomodoro per 365 giorni all’anno e il formaggio in abbondanza per i vegetariani. E per i vegani? Senza considerare la qualità degli ingredienti usati e il costo finale che ci ritroviamo a spendere.
Insomma, la riscoperta della vivandeira si può svelare un vero asso nella manica, tanto più quella del “fai-da-te” pare una tendenza in crescita. 
Oltre 100 ricette per mangiare fuori casa, viene in aiuto, è il ricettario ideale per autoprodursi un pasto sano e nutriente, con ingredienti biologici e stagionali possibilmente a km 0, da proporre nelle più svariate occasioni, per piacevoli gite fuori casa e picnic all’aperto, ma anche sul lavoro.

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