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Vellutata di zucca con quinoa: la ricetta

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Un’ottima zuppa nella quale protagonista assoluta è la regina dell’autunno: la zucca. Accompagnata dalla quinoa, uno pseudocereale sempre più presente nei nostri piatti. Eccovi la ricetta.
Vellutata di zucca con quinoa: la ricetta

Ingredienti

• 1,2 kg di zucca Delica
• 2 cipolle bianche
• 30 g di quinoa rossa
• 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
• 2 cucchiai di anacardi
• 700 ml di brodo vegetale caldo
• sale

Procedimento

■ Sbucciate la zucca e privatela dei semi; pelate le cipolle. Tagliate entrambe a fettine spesse un cm e trasferitele in una teglia rivestita con carta da forno, sistemandole in modo che non si sovrappongano i bordi. Spruzzate con l’olio e un pizzico di sale.
■ Mettete le fette nel forno caldo a 180° e cuocete per circa 25 minuti, finché non saranno morbide.
■ In una piccola casseruola, versate la quinoa lavata e copritela con 80 ml di acqua. Portate a bollore, salate leggermente e cuocete con il coperchio e a fuoco basso, finché il cereale non avrà assorbito completamente il liquido (circa 20 minuti).
■ Tostate leggermente gli anacardi in forno per 10 minuti a 160°, fateli intiepidire e tritateli grossolanamente. Lavorate nel mixer gli ortaggi dopo aver aggiunto il brodo vegetale caldo.
■ Travasate la vellutata in una casseruola, aggiustatela eventualmente di sale e servitela calda nelle fondine, distribuendo in ognuna un paio di cucchiai di quinoa e mezzo cucchiaio di semi.
LA QUINOAChiamata anche “piccolo riso degli Incas”, non è imparentata con le graminacee ma appartiene alla famiglia che comprende anche gli spinaci. È un alimento molto valido, dato che possiede proteine quasi complete, grassi, fibre e vitamine, ma è anche altamente digeribile. I chicchi per dimensione e colore ricordano quelli del miglio, ma il sapore è completamente diverso.
Prima dell’uso è meglio lavarli per eliminare le saponine che contengono. Si possono gustare tostati o in umido, dolci o salati, freddi o caldi. È possibile poi aggiungerli alla minestra, cucinandoli insieme alle verdure, o impiegarli per realizzare dei dolci, un po’ come si fa con il riso. In questo caso si può cuocere la quinoa con succo di mela. Inoltre, essendo priva di glutine, è adatta per i celiaci, anche sotto forma di farina – al pari di amaranto, saraceno, riso e mais. Ne esiste infine una varietà rossa, davvero squisita.

La ricetta è tratta dal libro Zuppe felici
Minestroni, zuppe e vellutate sono piatti della tradizione contadina che non tramontano mai, neppure nella nostra opulenta società. Il loro segreto? Semplicità della preparazione, varietà dei sapori e ricchezza dei nutrienti, soprattutto se i prodotti sono bio.
Il libro è composto da 50 ricette suddivise per le quattro stagioni, a dimostrare che le zuppe non sono adatte solo nei mesi freddi. Ortaggi, legumi secchi e freschi, cereali, erbe aromatiche e spezie sono gli ingredienti di base, accompagnati da olio d’oliva rigorosamente extravergine, mentre nocciole, anacardi, mandorle e noci aggiunte a fine cottura rappresentano una valida integrazione.
Pochi ed essenziali gli strumenti: pentola, coltello, tagliere, passaverdura o mixer a immersione sono più che sufficienti per preparare le nostre minestre. Semplici i trucchi del mestiere: la vellutata è diventata troppo liquida? Aggiungiamo un paio di cucchiaini di amido di mais o di farina di riso. Al contrario, è troppo densa? Allunghiamo con un po’ di brodo o acqua caldi.
Zuppe felici perché buone, sane e quasi totalmente prive di prodotti di origini animale. A parte qualche spolverata di formaggio, che si può usare a discrezione, le ricette di questo libro impiegano esclusivamente ingredienti di provenienza vegetale. Splendide le fotografie di Giancarlo Gennaro e dell’autrice che accompagnano ciascun piatto.

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Quinoa, amaranto e grano saraceno sono alimenti privi di glutine e ricchi di nutrienti, soprattutto di proteine di grande valore biologico. E, fondamentale per tutti coloro che amano cimentarsi ai fornelli, sono facili da cuocere e molto versatili in cucina: entrano nella preparazione di piatti salati e dolci, sono ottimi in chicco o soffiati, trasformati in farine e germogli.
Accantoniamo quindi le reticenze che possono nascere da una scarsa informazione e facciamoci guidare dall’autrice, cuoca professionista, alla realizzazione di oltre 100 ricette suddivise in tre sezioni dedicate ciascuna a quinoa, amaranto e grano saraceno.
Nel libro convivono preparazioni più semplici e altre più ricercate per le occasioni speciali. Gli ingredienti propongono combinazioni rigorosamente stagionali e non mancano mai verdure, erbe aromatiche e semi oleosi, presenze fondamentali per una cucina sana e saporita. Le fotografie che accompagnano i piatti sono un piacere per gli occhi e una premessa al godimento del palato.

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