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Ricostruire la salute del suolo
L’esperienza e gli studi di Navdanya International sui miglioramenti della salute del suolo coltivato con pratiche biologiche.
L’esperienza e gli studi di Navdanya International sui miglioramenti della salute del suolo coltivato con pratiche biologiche.
Ottanta giovani agricoltori biologici si formeranno in Italia grazie al progetto Start Up Bio finanziato dall’Ue nell’ambito del Programma Erasmus Plus, con la collaborazione di Federbio. Saranno 320 in tutta Europa.
«L’attuale modello di produzione e consumo non è più sostenibile. La cosiddetta rivoluzione verde della chimica ha fallito»: dalla dura critica uscita dal workshop “Agroecologia per l’agricoltura biologica» tenutosi a Firenze emergono però anche soluzioni e proposte per cambiare il paradigma nella produzione del cibo e nel rapporto con il suolo e i territori.
Dagli Stati Generali del biologico che si sono tenuti a inizio settembre, in concomitanza con il Sana a Bologna, è uscito il Manifesto Bio 2030, documento programmatico che definisce le linee strategiche e di intervento dei prossimi anni per un comparto che fa della sostenibilità il suo fondamento.
I dati SINAB confermano l’Italia come Paese leader nel biologico. Soddisfatta FederBio per un mercato che continua a crescere a ritmi sostenuti. Dal 2010 al 2018: +800.000 ettari di superficie coltivati a bio e + 27.000 aziende agricole. Il punto agli Stati Generali del biologico a Bologna, che hanno coinciso con l’apertura del Sana, il Salone del biologico al quale Terra Nuova è presente.
È uscito nei cinema italiani il film “La fattoria dei nostri sogni”, la storia vera di John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città che realizza il sogno di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale.
Sabato 7 settembre a Bologna, nella cornice di Palazzo Re Enzo, si terrà la Festa del BIO 2019, evento pubblico dedicato al biologico organizzato da FederBio in collaborazione con AssoBio e con la partecipazione di Kyoto Club e del WWF. Ci sarà anche Terra Nuova con uno spazio per incontrare i partecipanti e tra i relatori dell’incontro pubblico (ore 18) “Agricoltura biologica: un’alleata contro i cambiamenti climatici”.
L’autunno si avvicina, ma nell’orto ci sono ancora da fare semine e trapianti. E possiamo cogliere l’occasione per fare spazio a qualche specie insolita.
I contadini che hanno scelto il biologico sono in trincea: l’invasione sempre più massiccia di pesticidi ed erbicidi rappresenta un rischio di contaminazione ambientale che va fermato. La protesta cresce e scatta la ribellione nei confronti della “peste chimica”.
Proteggere le foreste e proporre un nuovo paradigma per il sistema agro-alimentare: secondo il nuovo rapporto dell’IPCC su cambiamenti climatici e uso del suolo, sono queste le soluzioni alla crisi climatica ed ecologica in atto che porterà più fame e migrazioni nel mondo.
Il nuovo PAN, il Piano di azione nazionale sui pesticidi, è stato reso pubblico il giorno dopo una conferenza stampa che chiedeva a gran voce scelte coraggiose per un’agricoltura libera da pesticidi. Ma il testo comunque non convince. Le associazioni del biologico che sostengono la campagna Cambia la Terra lo hanno definito «inadeguato», ancora troppo legato alla chimica tossica.
Il territorio agricolo di Amatrice come bio-distretto in grado di coltivare prodotti di altissima qualità che possano determinare “la più importante rivoluzione agricola del centro Italia”: è l’annuncio fatto in conferenza stampa alla Regione Lazio. Coinvolte per ora una ventina di aziende agricole.
Maria Grazia Mammuccini è il nuovo presidente della FederBio eletta durante l’Assemblea dei Soci, che si è tenuta oggi (27 giugno) a Bologna. L’assemblea ha anche definito il nuovo assetto organizzativo della Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica per il prossimo triennio. Oltre alla Mammuccini, eletta all’unanimità presidente, Paolo Carnemolla è stato eletto alla carica di segretario generale. Confermati i vice presidenti Andrea Bertoldi, Carlo Triarico, Matteo Bartolini. A tutti un grande in bocca al lupo da Terra Nuova.
Noi siamo il cibo che mangiamo e la connessione fra produzione e consumo dei cibi può essere il luogo in cui reclamare la nostra libertà. La riflessione di Vandana Shiva, presidente di Navdanya International.
La grandine e il maltempo di qualche giorno fa hanno messo in ginocchio la Cooperativa agricola Cà Magre, nel Veronese. E ora la comunità che da oltre trent’anni si prende cura di quelle terre seguendo i principi dell’agricoltura biologica ha bisogno di aiuto. Che aspettiamo?!
I consigli utili sui tempi e i metodi per la raccolta delle piante aromatiche.
L’Italia potrebbe avere un altro bel primato nel mondo biologico: ovvero l’ideazione del primo standard che identifichi le bioplastiche biodegradabili adatte, anche perché compostabili, da utilizzare nelle pacciamature, tecnica che l’agricoltura tutta potrebbe adottare scansando una volta per tutte la plastica nei campi.
Una rete di agricoltori che scelgono di investire nel verde. Le ragioni sono di stampo ecologista, ma non solo: hanno molte sfaccettature, come il loro progetto ‘Rete Pawlonia’ che – partito solo 5 anni fa – sta già raccogliendo molte adesioni.
«La chimica nel nostro cibo è una questione di democrazia, la libertà dei cittadini da ciò che è nocivo deve essere garantita»: con queste parole Vandana Shiva, presidente di Navdanya International, ha lanciato a Roma, alla Camera dei Deputati, la campagna Poison-free Food and Farming 2030 – Cibo e Agricoltura liberi da pesticidi 2030.
Maurizio Agostino della rete Humus per la bioagricultura, Michele Monetta di UP Bio e Giuliano Ciano del Forum Nazionale Agricoltura Sociale intervengono sul disegno di legge approvato alla Camera in merito all’agricoltura biologica e illustrano i nodi irrisolti sui quali occorre agire.