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Attualità

Partita la campagna “Ferma il riarmo”

È partita la campagna “Ferma il riarmo” promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Greenpeace Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo e Sbilanciamoci! Che propone anche di tassare gli extraprofitti bellici e invita alle mobilitazioni. E oggi, sabato 26 ottobre, manifestazione in sette piazze d’Italia per la pace.

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Rete Disarmo: «Basta fornire armi a zone di guerra, si proteggano i civili»

«Porre fine alla fornitura di armi alle zone di conflitto è essenziale per proteggere i civili e sostenere il diritto internazionale»: lo afferma la Rete Italiana Pace e Disarmo mentre è in corso la decima conferenza degli Stati Parti del Trattato ATT (Arms Trade Treaty) che regola il commercio e i trasferimenti internazionali di armi, incontro che si concluderà il 23 agosto a Ginevra.

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Osservatorio Milex: «In questa legislatura 27 nuovi programmi militari per 34,6 miliardi»

«Da inizio Llegislatura e fino ad ora il Ministero della Difesa ha trasmesso alle Commissioni Difesa del Parlamento per avere il loro parere – sempre favorevole – ventisette nuovi programmi militari per un onere finanziario pluriennale di 34,6 miliardi di euro e un impegno finanziario annuale per il 2024 e 2025 compreso tra i 700 e gli 800 milioni. Di questi, quindici sono programmi di riarmo per un’onere totale di 22,8 miliardi di euro e un impegno finanziario di circa mezzo miliardo sia per quest’anno che per il prossimo»: è la denuncia dell’Osservatorio Milex. 

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Fondazione Finanza Etica e Rete Disarmo: «Leonardo: boom di profitti con le guerre, solo “spiccioli” per lo Stato azionista»

Per l’ottavo anno consecutivo, Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana Pace e Disarmo partecipano all’assemblea di Leonardo Finmeccanica come azionisti critici. «L’assemblea è di nuovo a porte chiuse. Le risposte alle domande scritte sono opache ma confermano che la principale impresa militare contribuisce in misura molto limitata all’economia italiana mentre moltiplica i profitti per gli azionisti privati» spiegano in una nota.

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“Al servizio della guerra”: l’inchiesta su Terra Nuova di marzo

Basi militari, fabbriche di armi, poligoni, aree di esercitazione e siti nucleari: l’impatto di questi siti sul territorio italiano è molto forte e sempre più cittadini e movimenti chiedono di invertire la rotta. L’inchiesta di Linda Maggiori sul numero di marzo della rivista Terra Nuova, con una mappa che mostra la collocazione di basi, fabbriche, poligoni e aree critiche.

Attualità

The Weapon Watch e Atlante Guerre: «Armi della Leonardo spa impiegate nei bombardamenti a Gaza»

Alessandro De Pascale, sul sito del progetto che ha dato vita all’ Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, riporta quanto affermato da The Weapon Watch, l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, secondo cui nella guerra di Israele contro la popolazione palestinese sono presenti armi di Leonardo, impiegate anche «in azioni di bombardamento indiscriminate su aree urbane densamente abitate».

Attualità

Greenpeace: «In Italia spesa per le armi aumentata da 2,5 a 5,9 miliardi in dieci anni»

Nell’ultimo decennio, la spesa per le armi nei Paesi NATO della UE è cresciuta quattordici volte più del loro Pil complessivo. In Italia la spesa per i nuovi sistemi d’arma è passata da 2,5 miliardi di euro a 5,9 miliardi. Un passo verso la militarizzazione che rischia sia di destabilizzare ulteriormente l’ordine internazionale, sia di rallentare la crescita dell’economia e dell’occupazione in Europa e in Italia. È quanto denuncia  il rapporto “Arming Europe”, commissionato dagli uffici nazionali di Greenpeace Italia, Germania e Spagna.

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