Genitori e figli
Gravidanza a rischio: stare a letto fa male
Il riposo a letto “non è salutare, non aiuta ed è potenzialmente dannoso”: sono le più recenti raccomandazioni dei medici riguardo le donne con gravidanze a rischio di complicazioni.
Il riposo a letto “non è salutare, non aiuta ed è potenzialmente dannoso”: sono le più recenti raccomandazioni dei medici riguardo le donne con gravidanze a rischio di complicazioni.
Si chiama Vbac, è l’acronimo inglese per parto vaginale dopo cesareo. A molte donne viene detto che, fatto un taglio cesareo, poi diventa pressochè impossibile partorire naturalmente. Non è così.
Con l’attuale alimentazione, se basata sul consumo di cibi industriali e confezionati, i bambini vanno incontro all’ipertensione fin da piccoli. Negli Stati Uniti è già così. Ma si può fare tanto per evitarlo, partendo proprio da ciò che si sceglie di mangiare ogni giorno.
Concorso fotografico sull’allattamento materno organizzato a Modena dal Circolo Primo Respiro che si occupa proprio di preparazione alla nascita. In previsione della settimana dell’allattamento che si celebra a ottobre.
Sui bambini malati di cancro si usano dosi di chemioterapici e radiazioni maggiori di quelle usate per gli adulti. Pochi lo sanno, ma è così. E gli effetti collaterali possono causare un danno maggiore rispetto agli adulti. A spiegarlo è il che conclude: “Esistono problemi di etica riguardo il consenso informato”.
Una esposizione precoce agli antibiotici aumenta il rischio di eczema: è quanto è stato riscontrato sui bambini e illustrato in uno studio pubblicato sul British Journal of Dermatology.
Il giudice del tribunale di Pesaro ha dato ragione all’avvocato della famiglia di una bambina morta dopo avere ricevuto la vaccinazione esavalente. Risarcimento di 200mila euro e un vitalizio di 700 euro al mese.
“L’Adhd è un ottimo esempio di malattia fittizia”. Sono le parole pronunciate in punto di morte dall’inventore della sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), lo psichiatra americano Leon Eisenberg, pubblicate sul settimanale tedesco Der Spiegel.
“Sarebbe bello che la smettesse di spingere i bambini a desiderare il suo cibo tutto il giorno. Mr Thompson, non vuole anche lei che i bambini siano sani e possano avere una vita lunga e sana?”. Così Hannah Robertson, una bimba canadese di nove anni, si è rivolta all’amministratore delegato di McDonald’s.
I bambini che vivono vicino a strade rumorose sono esposti ad un maggior rischio di iperattività: a sostenerlo è uno studio tedesco condotto dal centro di ricerca per la salute ambientale Helmholtz Zentrum.
L’11 maggio a Jesi e il 18 maggio a Modena due incontri aperti al pubblico e a ingresso gratuito per saperne di più sulle vaccinazioni pediatriche: da non perdere per poter decidere con consapevolezza.
Un editoriale del BMJ denuncia con forza la mancanza di regole e la troppa libertà concessa all’industria per quanto riguarda il marketing dell’alcol rivolto ai bambini e ai giovani.
Le periferie delle città del Sud confermano al cento per cento la collocazione dell’Italia ai livelli più bassi delle classifiche sul benessere dei bambini e degli adolescenti, che emerge dal Rapporto dell’Unicef.
Cellulari pericolosi per i ragazzini: ecco lo spot che il ministero non ha mai mandato in onda. Ci sono consigli sulle precauzioni e un uso moderato del telefonino ma il ministro Balduzzi lo ha tenuto nel cassetto.
E’ stato installato ed è entrato in funzione presso il “Centro Riciclo Vedelago” l’annunciato impianto per il riciclo al 100% dei pannolini per bambini usati.
I bambini che a cinque anni guardano da 3 a più ore di tv al giorno hanno un rischio maggiore di manifestare problemi di condotta o comportamenti antisociali già all’età di sette anni. Lo hanno riscontrato i ricercatori dell’università di Glasgow, salvo ricredersi nello stesso studio: “poi l’aumento è scomparso”. Ottima lettura per chiarisi le idee.
Più cene in famiglia, in compagnia di mamma e papà, e diminuisce il rischio di disturbi del comportamento tra gli adolescenti. E’ quanto emerge da uno studio della Mcgill University di Montreal.
Un problema sempre più diffuso tra le mamme, che denota un cambiamento epocale. Un declino antropologico? O un’impostazione sbagliata della maternità e degli stili di vita?
“Il primo respiro” racconta la nascita, la simbiosi tra madre e figlio, l’ancestrale capacità della donna di dare la vita e di dare alla luce. Un documentario che vale la pena vedere.
Il parto cesareo aumenta il rischio per il bambino di sviluppare allergie dai due anni di età in poi, secondo un nuovo studio dell’Henry Ford Hospital che suggerisce alle mamme in attesa di prendere in considerazione questi risultati prima di dire no al parto naturale.