Il Mensile
Il blackout è solo un cambio di scena
Nel teatro il blackout è quel momento che serve per trasportare il pubblico da una scena all’altra. Sarà per noi un cambiamento radicale di stile di vita e consumi?
Nel teatro il blackout è quel momento che serve per trasportare il pubblico da una scena all’altra. Sarà per noi un cambiamento radicale di stile di vita e consumi?
Proprio nell’attuale situazione di instabilità e incertezza, ricominciare a viaggiare è necessario. L’editoriale di Nicholas Bawtree, direttore di Terra Nuova.
Quando la guerra finisce ciò che resta è solo la distruzione. La riflessione di Igor Sibaldi.
«Il conflitto in Ucraina ha messo in chiaro che la guerra nucleare potrebbe essere più che mai vicina. L’unica soluzione è dare priorità al disarmo nucleare. Questa è a nostro parere la sola scelta coerente per un governo impegnato nel raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite»: così si conclude la lettera aperta al governo italiano stilata dal gruppo di lavoro AIE-Pace dell’Associazione Italiana Epidemiologia.
La guerra in Ucraina ha fatto crescere il timore per gli approvvigionamenti e le scorte di gas. I mercati sono dominati dalla paura e i prezzi sono saliti alle stelle. La ricetta è risparmiare energia e puntare sulle rinnovabili, per salvare il clima e ristabilire nuovi equilibri sul Pianeta.
Il pacifismo è ridotto a semplice «non-azione». L’editoriale di Nicholas Bawtree, direttore di Terra Nuova.
Economia agricola e produzione di cibo in Italia sono messi in crisi dal conflitto in Ucraina. Ecco qualche dato di Coldiretti.
Prepariamo con attenzione il nostro prossimo passo di pace. L’editoriale di Nicholas Bawtree, direttore di Terra Nuova.
Da un’emergenza a un’altra, fronti di guerra, allarme approvvigionamenti, mercati che tremano: la tensione è alle stelle, timori e preoccupazioni anche. Con il fronte di guerra che si è aperto in Ucraina cresce l’instabilità delle forniture, così come crescono le storture di un mercato energetico che ci tiene in scacco. L’approfondimento sul numero di marzo di Terra Nuova, con uno sguardo verso un altro possibile orizzonte.
Peacelink ha mappato le iniziative che oggi, sabato 26 febbraio, sono state organizzate da movimenti, cittadini, associazioni in Italia per lanciare un appello e una richiesta chiara e netta: si trovi la via della pace e si fermino i combattimenti in Ucraina.
Condividiamo con i nostri lettori un articolo di Sebastiano Caputo pubblicato su L’Indipendente online riguardo quanto è accaduto e sta accadendo in Afghanistan; propone un’analisi sulla quale riflettere.
Sono 18 i Paesi nei quali, dal 2016 ad oggi, e’ stato documentato l’impiego di bambini soldato in conflitti armati. E il 12 febbraio, in occasione della Giornata mondiale contro l’uso dei bambini soldato, si è rinnovato l’appello a fermare questo fenomeno.
Il team dell’ Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, che ha di recente dato alle stampe l’edizione aggiornata con uno speciale Covid, promuove e lancia uno spazio espositivo online che inaugura oggi, 23 dicembre, con la mostra “Wars, raccontare la guerra. Mosul e gli altri”.
L’ “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo” è uscito con uno speciale Covid che analizza l’impatto che l’allarme ha avuto sulla situazione dei paese più arretrati e fragili e sui diritti.
Tra tensioni internazionali, guerre, economie a rischio e democrazie traballanti, ecco come la pandemia ci sta cambiando.
Il film documentario Alla mia piccola Sama (For Sama), di Waad al-Kateab e Edward Watts, è uscito in Italia, distribuito da Wanted. Il lungometraggio racconta la storia di Waad al-Kateab attraverso gli anni della rivolta di Aleppo fino allo scoppio del conflitto in Siria. Proprio durante l’assedio della città, nasce Sama, figlia di Waad e di un medico.
La poesia di Brian Bilston. Spunti di vista di Febbraio 2020.
Profonde disuguaglianze socio-economiche, bisogni elementari calpestati, devastazione ambientale: le cause dei conflitti e delle guerre sono spesso anche quelle delle migrazioni. È l’intero sistema che va cambiato.
Sette organizzazioni della società civile italiana che lavorano sul tema della pace, del disarmo, dei diritti umani, dell’azione umanitaria e della cooperazione internazionale hanno lanciato un forte appello affinché venga fermato al più presto il conflitto in corso in Yemen.
La conoscenza e la comprensione di quello che accade intorno a noi è la prima «arma» per non ripetere gli stessi errori. Ed è fondamentale che i ragazzi possano informarsi sui conflitti in atto e ne capiscano le cause. L’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo si propone come un valido strumento per fornire una visione globale di queste problematiche.