Il Mensile
Rifugiati
La poesia di Brian Bilston. Spunti di vista di Febbraio 2020.
La poesia di Brian Bilston. Spunti di vista di Febbraio 2020.
Profonde disuguaglianze socio-economiche, bisogni elementari calpestati, devastazione ambientale: le cause dei conflitti e delle guerre sono spesso anche quelle delle migrazioni. È l’intero sistema che va cambiato.
Sette organizzazioni della società civile italiana che lavorano sul tema della pace, del disarmo, dei diritti umani, dell’azione umanitaria e della cooperazione internazionale hanno lanciato un forte appello affinché venga fermato al più presto il conflitto in corso in Yemen.
La conoscenza e la comprensione di quello che accade intorno a noi è la prima «arma» per non ripetere gli stessi errori. Ed è fondamentale che i ragazzi possano informarsi sui conflitti in atto e ne capiscano le cause. L’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo si propone come un valido strumento per fornire una visione globale di queste problematiche.
La conoscenza e la comprensione di quello che accade intorno a noi è la prima «arma» per non ripetere gli stessi errori. Ed è fondamentale che i ragazzi possano informarsi sui conflitti in atto e ne capiscano le cause. L’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo si propone come un valido strumento per fornire una visione globale di queste problematiche.
Un importante strumento per diffondere, soprattutto tra i ragazzi, la conoscenza di ciò che accade nel mondo.
Un importante strumento per diffondere, soprattutto tra i ragazzi, la conoscenza di ciò che accade nel mondo.
«I media mainstream non ci danno voce e poi si chiedono dove sono finiti i pacifisti. Glielo diciamo noi: eccoci qui, sul campo, a sporcarci le mani laddove c’è bisogno di noi». La presa di posizione della Rete Italiana per il Disarmo e del Tavolo Interventi Civili di Pace.
Si celebra domenica 6 agosto il settantaduesimo anniversario della tragedia di Hiroshima. Ma quest’anno, forse, la prospettiva pare essere destinata a cambiare, perchè un mese fa all’Onu è stato approvatp il trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
A Ginevra il gruppo di lavoro ONU che sta coordinando il percorso verso un Trattato di messa al bando degli ordigni nucleari ha diffuso la bozza base di lavoro. Un testo che si fonda sul diritto umanitario internazionale e che riprende molti suggerimenti della prima sessione di negoziati (marzo 2017).
In occasione del 25 aprile un passo dedicato al fascismo e alla guerra tratto da ” Il libro di Pietro“: i racconti di un contadino toscano che ci accompagna nella storia del mondo rurale del secolo scorso.
Oggi più che mai attuali le parole di Gino Strada, fondatore di Emergency: «…anestesia, è quella che stanno cercando di fare ai nostri cervelli, raccontandoci delle storie, delle grandi bugie».
Si conclude oggi, 31 marzo, la prima sessione, iniziata lunedì 27 marzo, istituita dall’Onu per discutere della messa al bando delle armi nuclari nel mondo. La seconda sessione si terrà in luglio. Le reti per il disarmo hanno lanciato un appello al governo italiano: non continui ad opporsi al veto.
Incontro alla Camera in Commissione Difesa per la presentazione della Campagna “Un’altra difesa è possibile” per calendarizzare una legge sulla difesa civile non armata.
“Storia di una pallottola” è il video-documentario di Emergency nel quale bisogna immegersi per comprendere l’immensa brutalità della guerra. Guardiamolo, apriamo gli occhi: per dire basta a tutte le guerre!
Non è una di quelle cose di cui andare fieri il no dell’Italia alla risoluzione Onu per arrivare a un trattato per la messa al bando della armi nucleari. Sono stati 123 i paesi a votare a favore, 38 quelli contrari, tra cui appunto il nostro, come spiega la Rete per il Disarmo.
La Procura di Brescia apre un’inchiesta sulle armi italiane all’Arabia Saudita. Soddisfazione da parte della Rete per il Disarmo.
Domenica 9 ottobre torna la marcia per la pace Perugia-Assisi, mai come ora un momento simbolo per tutti coloro che vogliono dire basta al “mercato delle guerre” e al business e ai giochi di potere che nascondono, a spese di milioni di civili innocenti.
E’ partita una petizione online per dire basta ai sussidi dell’Unione Europea all’industria militare. L’iniziativa è promossa dalle organizzazioni aderenti al coordinamento europeo ENAAT (European Network Against Arms Trade).
Il 9 ottobre si terrà la marcia PerugiAssisi per la pace. Il coordinatore lancia un appello: «Partecipate in massa, fermiamo i massacri».