Roy Virgilio, esperto di energie rinnovabili, ci parla dell’idrogeno sul numero di maggio della rivista Terra Nuova. Siamo sicuri che sia una soluzione realmente sostenibile e conveniente?
Proteste e critiche per le dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha parlato di “ambientalisti radical chic e oltranzisti” liquidandoli come “peggio della catastrofe climatica” e “parte del problema”. Un’uscita condannata dagli attivisti e in proposito riportiamo la replica della campagna “Per il clima, fuori dal fossile” e di “Terra!”. Tra le condanne c’è anche quella dell’associazione Genitori Tarantini che si batte contro i danni dell’inquinamento ambientale dell’ex Ilva.
A spiegarlo è uno studio pubblicato su Energy Science and Engineering, ripreso da L’Indipendente online: l’idrogeno blu è responsabile di «un’impronta di gas serra maggiore rispetto a quella di qualsiasi altro combustibile fossile».
L’associazione Re:Common prende posizione e documenta la critica all’utilizzo dell’idrogeno: «Più che la soluzione per la crisi climatica, a noi l’idrogeno sembra una pericolosa distrazione dal necessario cambio di modello che milioni di persone in Europa e nel mondo chiedono a gran voce. Non solo per ridurre le emissioni di CO2, metano e altri gas climalteranti, ma anche e soprattutto per costruire un modello economico più giusto, sostenibile e finalmente libero dai combustibili fossili».