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La scuola che cambia

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I partecipanti al tavolo tecnico: la rete scuole Senza Zaino

Iselda Barghini e Daniela Pampaloni, del gruppo promotore di Senza Zaino, partecipano al tavolo tecnico che sta promuovendo in rappresentanza appunto della rete delle scuole Senza Zaino, un gruppo di scuole che va via via allargandosi e che propone una visione innovativa del rapporto scuola-bambino-insegnante.

La scuola che cambia

I partecipanti al tavolo tecnico: il professor Paolo Mottana

E’ partita l’iniziativa “La mappa della scuola che cambia” per censire le esperienze e le realtà in Italia di scuola nuova. A promuovere l’iniziativa è Terra Nuova Edizioni insieme a un tavolo tecnico di cui trovate qui la presentazione.  Ne fa parte anche il professor Paolo Mottana, dell’università di Milano. Conosciamolo meglio.

La scuola che cambia

I partecipanti al tavolo tecnico: l’associazione Le Nuvole

L’associazione “Le nuvole” di Civita Castellana fa parte, con il suo presidente, la dottoressa Adele Caprio, del tavolo tecnico che promuove la mappatura delle esperienze italiane della “scuola che cambia”. Del tavolo tecnico fa parte anche Terra Nuova Edizioni e lo scopo è quello di arrivare a fornire una “fotografia” delle esperienze in Italia di scuola nuova. Vediamo insieme le attività dell’associazione.

La scuola che cambia

A scuola di felicità e decrescita

Le parole e l’esempio di Valentino Giacomin, fondatore della scuola Alice Project, si intrecciano con quelle di altri pensatori (Terzani, Illich, Latouche) e delineano un progetto educativo che pone al centro la conoscenza di sé e l’amore verso ogni creatura vivente e l’ambiente che ci circonda. È questa esperienza che Gloria Germani, filosofa e scrittrice, racconta nel suo libro “A scuola di felicità e decrescita. Alice Project” (Terra Nuova Edizioni).

Genitori e figli

«Lasciate i bambini…liberi di imparare»

Il modello di scuola “convenzionale” è in crisi, questo è ormai sotto gli occhi di tutti. Scuole vissute come “gabbie” in cui tenere chiusi i bambini anziché favorire il respiro della libertà negli spazi aperti, metodi grigi e autoritari, giudizi che spesso non tengono in considerazioni le individualità. «E’ ora di lasciare i bambini…liberi di imparare» spiega Irene Stella, insegnante di matematica, membro attivo della European Democratic Education Community e conoscitrice del mondo delle scuole libertarie.

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