Il Mensile
Le guerre uccidono anche l’ambiente
Oltre al loro carico di morti, i conflitti e le guerre portano devastazione e avvelenamento dei territori: i numeri sono impressionanti. E in Italia paghiamo lo scotto dei poligoni militari.
Oltre al loro carico di morti, i conflitti e le guerre portano devastazione e avvelenamento dei territori: i numeri sono impressionanti. E in Italia paghiamo lo scotto dei poligoni militari.
Ad annunciare che la tregua tra Israele e Hamas dovrebbe entrare in vigore domenica 19 gennaio è stato il primo ministro del Qatar. Il governo israeliano ha ratificato l’accordo (aggiornamento 18 gennaio).
«I signori delle guerre non ci vogliono insieme, per questo ci attaccano e ci dividono in sognatori e complici, in illusi e traditori. È normale pensare diversamente la pace, ma loro ne approfittano per alimentare le divisioni e i distinguo»: così la Fondazione PerugiaAssisi che annuncia una grande marcia per il prossimo 12 ottobre.
In Italia il 55% della popolazione vuole che si negozi la pace e vuole che la guerra tra Russia e Ucraina finisca: risulta da un sondaggio sui Paesi europei pubblicato dal quotidiano britannico Guardian.
L’8 dicembre si è costituito il Coordinamento nazionale No Nato e in queste settimane i promotori stanno mettendo a punto una serie di mobilitazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica.
L’8 dicembre si è formalmente costituito il Coordinamento Nazionale No NATO, formato da comitati, movimenti e organizzazioni che si è dato l’obiettivo di «impegnarsi per un’uscita dell’Italia dalla NATO».
Rana Salman ed Eszter Koranyi, co-direttrici per Palestina e Israele del movimento Combattenti per la Pace, hanno inviato un appello per la fine del conflitto ai ministri degli esteri presenti al G7 del 25 e 26 novembre a Fiuggi.
La terza marcia mondiale per la pace e la nonviolenza arriva in Italia dal 16 al 30 novembre, dopo essere partita il 2 ottobre dal Costarica, dove tornerà il 5 gennaio 2025.
«La spesa militare italiana diretta per il 2025 si attesta sulla cifra record di 32 miliardi di euro, con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% sul decennio»: lo denuncia l’Osservatorio Milex.
È partita la campagna “Ferma il riarmo” promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Greenpeace Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo e Sbilanciamoci! Che propone anche di tassare gli extraprofitti bellici e invita alle mobilitazioni. E oggi, sabato 26 ottobre, manifestazione in sette piazze d’Italia per la pace.
Sabato 26 ottobre in sette piazze italiane si terranno le manifestazioni indette per la Giornata di mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora”.
Oggi, sabato 5 ottobre, malgrado il divieto della Questura di Roma (che non ha mancato di sollevare critiche), i promotori della manifestazione per Palestina e Libano hanno confermato l’iniziativa di protesta. Amnesty annuncia la presenza dei propri osservatori
Parte oggi, 2 ottobre, Giornata mondiale della nonviolenza, da San Josè in Costa Rica, la terza Marcia Mondiale per la Pace, che attraverserà cinque continenti per terminare sempre a San Josè il 5 gennaio 2025.
Il 21 settembre si celebra la Giornata Internazionale per la Pace e oggi più che mai c’è assoluto bisogno di rilanciare il valore e l’importanza della pace, per tutti e ovunque. Ad Assisi in marcia per la pace e la fraternità.
Decine di organizzazioni della società civile hanno rivolto una lettera aperta dl Presidente della repubblica, al Parlamento e al governo italiano per chiedere un impegno concreto a far sì che «sia rispettato il diritto umanitario internazionale e si ponga fine alla disumana ed immorale situazione in cui è costretta la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza».
La Rete Italiana Pace e Disarmo, insieme ad altre organizzazioni della società civile, esprime il proprio sostegno alla iniziativa promossa da numerose associazioni che uniscono israeliani e palestinesi, per rilanciare l’azione del movimento per la pace con una manifestazione che si tiene a Tel Aviv l’1 luglio
Successo a Firenze per la serata tributo a Tiziano Terzani, che ha visto sul palco del Giunti Odeon Gloria Germani, che ha presentato il suo nuovo libro “Tiziano Terzani contro la guerra. Tutto è uno tra Oriente e Occidente”, insieme a Irene Grandi, al duo Pastis e ad Angela Staude Terzani.
Dal 22 giugno al 20 luglio trentacinquesima edizione del Tignano Festival per l’ambiente e l’incontro tra i popoli a Barberino Tavarnelle. E venerdì 5 luglio sarà ospite anche Gloria Germani, autrice di “Tiziano Terzani contro la guerra”, per una serata-tributo al grande giornalista e scrittore.
«Terra e non guerra»: è il messaggio che esce dalla presa di posizione comune che diciassette rappresentanti di realtà attive nella transizione agroecologica hanno sottoscritto per uscire dall’impasse di un sistema ormai al collasso. Ecco il testo del documento. Tra i sottoscrittori anche il direttore di Terra Nuova, Nicholas Bawtree.
«Il grande messaggio che Tiziano Terzani ci regala, per uscire dalla gabbia delle immense crisi del mondo contemporaneo, riguarda fondamentalmente la decolonizzazione, quella reale e militare, e quella della mente. L’economia domina le nostre vite perché rappresenta il vertice nel sistema di pensiero occidentale moderno»: così scrive Gloria Germani nel suo libro, profondo e toccante, “Tiziano Terzani contro la guerra”, uscito a vent’anni dalla morte del grande giornalista e scrittore.