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Idee per riciclare la carta dei regali di Natale
Finite le festività natalizie ci ritroviamo sommersi da un sacco di carta regalo che non sappiamo come smaltire. Ecco qualche consiglio utile per riutilizzarla…
Finite le festività natalizie ci ritroviamo sommersi da un sacco di carta regalo che non sappiamo come smaltire. Ecco qualche consiglio utile per riutilizzarla…
Pensate ancora che la carta riciclata abbia un impatto ambientale più inquinante di quella in cellulosa vergine proveniente dal taglio degli alberi? Si tratta di una diceria che non trova più riscontro nella realtà.
Se qualche anno fa il processo di riciclo della carta era causa di inquinamento, oggi questo non è più vero… Scopriamo con Massimiliano Marchesini, di Due Emme Pack, come avviene oggi il procedimento.
Un’altra moda, fatta di tessuti naturali e tinture green a base di prodotti e scarti agricoli, non è solo possibile, ma anche necessaria. Da qui la creazione del marchio Agritessuti, fondato da imprenditrici e donne dell’agricoltura.
Le camere d’aria usate sono un oggetto con cui possiamo creare tante cose. Ecco come riutilizzarle per creare un utilissimo accendino impermeabile.
Una piccola azienda produce cappelli con materiali di riciclo… come la juta dei sacchi di caffè.
Le “stoviglioteche” sono colorate “biblioteche” di stoviglie lavabili, al servizio di tutti coloro (famiglie, gruppi di amici e altro) che vogliono organizzare piccole feste a rifiuti zero. Da qualche anno, stanno nascendo in modo spontaneo in tutta Italia. Eccone una carrellata.
Da rifiuti ad opere d’arte. E’ la filosofia alla base delle opere di un numero sempre maggiore di creativi che fanno dei materiali di recupero la base delle loro produzioni. Abiti con bottiglie di plastica, volti realizzati con i microchip, ballerine di cartone riciclato, forcelle di biciclette che diventano sculture: tutto può avere una seconda vita.
Gianluca Pagella, 51enne piemontese, dal fallimento della sua azienda ha trovato lo stimolo per “inventarsi” un nuovo mestiere, sostenibile e oggi ricercatissimo: l’aggiustatutto. Ci racconta la sua storia.
Spesso si acquistano, senza pensarci, spugne in materiali plastici non rinnovabili o, ancor peggio, spugne di mare, ovvero esseri viventi di cui difficilmente sappiamo la provenienza e se sono stati pescati con metodi “etici”. Perché, invece, non proviamo ad autoprodurre delle spugne con materiali di recupero? Ecco come fare.
Verrà presentata il 5 dicembre al Ministero dell’Ambiente la petizione di Giacimenti Urbani e Restarters Milano sul diritto alla riparabilità degli elettrodomestici. La misura, collegata allo sviluppo della normativa Ecodesign, vede contrari Italia, Germania e Inghilterra.
Si chiama Recup ed è un progetto contro lo spreco alimentare. Alla fine dei mercati, i volontari fanno il giro tra le bancarelle, quello che avanza viene raccolto e ridistribuito a chi ne ha bisogno.