Acque termali: l’energia saggia della Terra

Offro questo spunto in quanto lavoro come operatrice presso uno dei vari centri termali presenti sulle colline della Romagna. Questo lavoro mi affascina perché valorizza risorse naturali che sgorgano direttamente dalla terra, la cui azione terapeutica è ormai nota a livello medico-scientifico per determinate patologie dell’apparato muscolo-scheletrico-articolare, delle vie respiratorie, dell’apparto digerente, dell’intestino e così via.

Queste acque, già apprezzate all’epoca dell’Impero romano, provengono da grandi profondità e nel percorso di risalita, attraversando vari strati geologici, si arricchiscono di diversi minerali che le rendono acque terapeutiche: ci sono le acque salso-bromo-iodiche, le acque solfuree, le acque bicarbonato-alcalino-terrose e così via. A seconda dei minerali di cui si sono arricchite durante la risalita, queste acque sono riconosciute funzionali alla cura di patologie specifiche.

Ci tengo a dire però che le acque termali, oltre a essere curative, possono svolgere anche una buona prevenzione, ed è sempre un peccato sentir dire che le terme sono solo un posto per anziani: non è vero! La prevenzione deve iniziare proprio quando si è giovani, coltivando con sane abitudini la propria energia. Un altro aspetto che mi affascina dell’acqua termale è infatti l’energia che porta in sé: l’energia dell’elemento acqua, l’energia dell’elemento fuoco sotto forma di calore, e l’energia dell’elemento terra contenuta nei minerali.

Io credo che ci sia una bella differenza tra l’immergersi in queste acque e fare il bagno in piscine iper-clorate. L’acqua ha una memoria, e il nostro corpo, costituito in gran parte d’acqua, non può restare indifferente all’ascolto delle «sagge» vibrazioni di un’acqua termale! È un’acqua viva, vergine, che solo l’alchimia della natura è in grado di generare – l’uomo infatti ha cercato di ricrearla in laboratorio senza successo.

La natura ci offre preparati che ignoriamo e nel nostro passaggio sulla terra vale la pena scoprire ciò che la terra ci offre. L’essenziale che già c’è. Grazie, Sara.