Annunci su Terra Nuova: vorrei più spazio per l'economia alternativa
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Per esempio: perché non proporre una sezione di tragitti (per l’Italia almeno) in autostop, o di baratto, o di vendita-scambio di oggetti usati, di semi e prodotti della terra, di formazione, di scambio casa per le vacanze e così via? Provocatoriamente mi rispondo da sola, pensando a me stessa: perché altrimenti, se le inserzioni costassero anche solo 5 euro anziché 15, ci sarebbero troppi annunci da pubblicare, più lavoro e meno guadagno per voi. Ma se la risposta non fosse questa, come mi auguro, resto in attesa di una vostra chiarificazione, proponendo, qualora foste sommersi dalle inserzioni, di selezionarle, non più seguendo il criterio dei 15 euro (economico), ma quello ecologico e democratico del dare la priorità a chi non abbia pubblicato nulla di recente ed eventualmente tenendo in sospeso chi si è ripetuto o i gestori di B&B e agriturismi, che spesso sono già iper pubblicizzati da un loro sito internet e dalle guide Agriturist e simili.
Spero non mi deludiate e che pubblichiate una risposta. Grazie, Laura
• Risponde Federica Del Guerra, che cura lo spazio degli annunci su Terra Nuova.
Cara Laura,
ho trovato molti spunti interessanti nella tua appassionata lettera, che condivido con piacere con tutti i lettori. Lo spazio annunci su Terra Nuova rappresenta un appuntamento mensile molto atteso e succulento, da assaporare piano piano o da divorare tutto in un colpo, nella speranza di trovare un annuncio, un’illuminazione, un’idea e una proposta inaspettata e gradita.
Terra Nuova nel gestire questo spazio agisce da tramite e da «controllore», fin dove è possibile, richiedendo parametri quali l’eticità, la sostenibilità e la coerenza dei nostri inserzionisti con i temi trattati dalla testata. Ma cosa significa in concreto «fare da tramite»? Che non possiamo dire no a un’inserzionista (magari proprio l’agriturismo da te definito «bio-figo») che ci contatta, ci chiede un preventivo, con il quale stabiliamo delle uscite mensili o spesso annuali, e che desidera utilizzarci come mezzo per raggiungere i propri contatti. Tutti sanno, perché l’abbiamo più volte sottolineato nelle nostre pagine, che Terra Nuova non riceve finanziamenti pubblici o privati di alcun tipo e che per andare avanti ha sempre utilizzato le proprie risorse. Mi sento quindi di dire grazie anche ai tanti agriturismi, B&B e altre strutture ricettive, ditte, associazioni, professionisti o altro che da anni utilizzano la rivista per stabilire i loro contatti con l’esterno e facendo ciò fanno crescere e andare avanti Terra Nuova.
Devi anche considerare il fatto che, insieme con gli spazi pubblicitari veri e propri, convivono anche annunci di privati che riguardano proprio la richiesta che fai nella tua lettera: «creare rapporti economici, formativi e di scambio veramente alternativi». Veniamo contattati perché nella fattoria c’è un esubero di pecore da regalare; per barattare la casa in montagna con la casa al mare in vista delle prossime vacanze estive; scambiare le proprie confetture con farina biologica; mettere a servizio le proprie capacità professionali (di massaggiatore o maestro yoga); per mettere su un gruppo autogestito e gratuito; cercare persone interessate a un progetto di ecovillaggio o compagni con cui coabitare in una grande casa; vendere un camper, una macina cereali o altro a prezzi popolari; diffondere una propria pubblicazione gratuitamente su internet; creare con altri un asilo o scuola alternativa, magari nel bosco o in campagna… insomma, si viaggia su due vie parallele: una costituita da professionisti con tanto di sito internet, e l’altra basata sulla creatività, l’estro, la passione di singoli o gruppi.
Molto spesso viene data la possibilità ai privati di inserire l’annuncio a titolo gratuito sul mensile, proprio per creare quella sub-economia solidale, alternativa e felice che Terra Nuova vuole promuovere. Siamo stati noi a ideare la rubrica «Baratto», nella viva speranza che in tanti si sarebbero fatti avanti: ma purtroppo ad oggi gli annunci ricevuti sono stati veramente pochi…
La tua lettera rappresenta altresì un ottimo stimolo per una riflessione e il mezzo migliore che potevamo avere per condividere le tue richieste con tutti i lettori e informarli che ci stiamo muovendo per creare una rete sul web inerente i contatti tra privati capace di aggiornarsi continuamente, modificarsi, evolversi… crescere. La rigidità dei tempi di stampa (oltre un mese prima dell’uscita del mensile) non ci dà infatti la possibilità di creare sulla rivista quella comunità di economia solidale da te (e da noi) auspicata; può infatti accadere che, facciamo un esempio, chi ha dei semi da barattare e decide di mettere un annuncio sul mensile, possa nel frattempo (si parla di oltre un mese di attesa prima che l’annuncio sia disponibile) aver già trovato altrove il contatto cercato: l’annuncio diventa quindi inutile. Spesso inoltre queste sono richieste estemporanee, che nascono da esigenze improvvise e specifiche di un determinato momento (vedi la grande figliata di pecore di cui sopra), incompatibili ancora una volta con i nostri tempi di stampa.
Un caro saluto, Federica
Articolo tratto dalla rubrica “Terra Nuova dei Lettori” che trovate nel numero cartaceo Luglio-Agosto 2011 di Terra Nuova disponibile anche nella versione eBook.
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