Class action per le bollette dell’acqua
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Con il referendum doveva sparire la parte di bolletta dell’acqua riferita alla remunerazione del capitale investito. Così non è stato e ora il Comitato Acqua Bene Comune del quartiere 4 di Firenze propone una class action.
Con il referendum doveva sparire la parte di bolletta dell’acqua riferita alla remunerazione del capitale investito. Così non è stato e ora il Comitato Acqua Bene Comune del quartiere 4 di Firenze propone una class action. 2Solo così potremo far rispettare il nostro voto” dicono i promotori. “Con il referendum del 12 e 13 Giugno 2011 la maggioranza di noi ha votato, oltre che a favore dell’acqua pubblica, anche per l’eliminazione dei profitti garantiti dalla gestione dell’acqua (remunerazione del capitale investito). Dal 21 luglio 2011, data della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del decreto di approvazione dell’esito referendario, andava tolta dalle bollette la quota illegitima. Di fronte alla totale inerzia delle competenti autorità e della stessa Publiacqua è necessario passare ai fatti. Organizziamo dunque un’azione di classe, la cosiddetta class action a cui tutti gli utenti possono aderire per ottenere l’eliminazione dalle fatture emmesse della quota di remunerazione del capitale investito pari a circa il 12%, oltre al rimborso di quanto indebitamente percepito sino ad oggi. È importante essere in tanti per dare concreta attuazione alla volontà popolare troppo spesso messa a tacere. Il Comitato per l’Acqua Bene Comune del Quartiere 4 di Firenze mette a disposizione l’informazione necessaria per aderire all’azione di classe che va preceduta, comunque, da una lettera di reclamo/rimborso. A questo scoppo troverete uno sportello informativo al circolo dell’Isolotto (via Maccari) attivo tutti i giovedì dalle 18.30 alle 19.30. Per ulteriori informazioni: cellulare 339 4748757 (dalle 14.00 alle 15.00), e.mail comitatoacquaq4firenze@gmail.com”.
Il comitato spiega anche cos’è la class action.
“Si tratta di uno strumento di tutela collettiva restitutoria e risarcitoria idonea ad ottenere il ristoro derivante ad una pluralità di consumatori e utenti finali di un determinato prodotto o servizio nei confronti del relativo produttore e che versano nei confronti della stessa impresa in una situazione omogenea a causa di pratiche commerciali scorrette. L’azione di classe ha per oggetto l’accertamento della responsabilità e la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni in favore degli utenti/consumatori”.
Da chi può essere promossa?
“Da utenti/consumatori – in proprio o rappresentati da un’associazione/comitato a loro tutela – che abbiano subito le conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette”.
Come dare il via all’azione?
“Il consumatore/utente o l’associazione di tutela dei consumatori che ha da questi ricevuto mandato, con il patrocinio di un avvocato, propone domanda dinanzi al Tribunale ordinario avente sede nel capoluogo della regione in cui ha sede l’impresa (nel nostro caso Firenze). Tutti i consumatori interessati, titolari di una identica pretesa, possono scegliere di aderire all’azione di classe già promossa, senza dover ricorrere al patrocinio dell’avvocato, anche tramite posta elettronica certificata, fax o tramite il consumatore/ utente o il comitato promotore. Resta salva, la possibilità di agire individualmente per la tutela dei propri diritti. Quest’ultima ipotesi, però, è incompatibile con la scelta di aderire ad una azione di classe”.
Quali sono i benefici?
“È l’unica difesa in tutte quelle situazioni nelle quali le aziende si macchiano di comportamenti scorretti nella consapevolezza che nessun consumatore ha generalmente voglia, tempo e risorse per ricorrere al giudice, affrontando un processo dalla durata non predeterminabile, specie se il danno o le somme oggetto dell’azione restitutoria ha portata economicamente modesta:
ATTRAVERSO L’AZIONE COLLETTIVA LE SPESE SI ABBATTONO E IL SINGOLO ACQUISTA MAGGIORE “FORZA” NEI CONFRONTI DELLA GRANDE IMPRESA!”
Il comitato spiega anche cos’è la class action.
“Si tratta di uno strumento di tutela collettiva restitutoria e risarcitoria idonea ad ottenere il ristoro derivante ad una pluralità di consumatori e utenti finali di un determinato prodotto o servizio nei confronti del relativo produttore e che versano nei confronti della stessa impresa in una situazione omogenea a causa di pratiche commerciali scorrette. L’azione di classe ha per oggetto l’accertamento della responsabilità e la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni in favore degli utenti/consumatori”.
Da chi può essere promossa?
“Da utenti/consumatori – in proprio o rappresentati da un’associazione/comitato a loro tutela – che abbiano subito le conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette”.
Come dare il via all’azione?
“Il consumatore/utente o l’associazione di tutela dei consumatori che ha da questi ricevuto mandato, con il patrocinio di un avvocato, propone domanda dinanzi al Tribunale ordinario avente sede nel capoluogo della regione in cui ha sede l’impresa (nel nostro caso Firenze). Tutti i consumatori interessati, titolari di una identica pretesa, possono scegliere di aderire all’azione di classe già promossa, senza dover ricorrere al patrocinio dell’avvocato, anche tramite posta elettronica certificata, fax o tramite il consumatore/ utente o il comitato promotore. Resta salva, la possibilità di agire individualmente per la tutela dei propri diritti. Quest’ultima ipotesi, però, è incompatibile con la scelta di aderire ad una azione di classe”.
Quali sono i benefici?
“È l’unica difesa in tutte quelle situazioni nelle quali le aziende si macchiano di comportamenti scorretti nella consapevolezza che nessun consumatore ha generalmente voglia, tempo e risorse per ricorrere al giudice, affrontando un processo dalla durata non predeterminabile, specie se il danno o le somme oggetto dell’azione restitutoria ha portata economicamente modesta:
ATTRAVERSO L’AZIONE COLLETTIVA LE SPESE SI ABBATTONO E IL SINGOLO ACQUISTA MAGGIORE “FORZA” NEI CONFRONTI DELLA GRANDE IMPRESA!”
