E’ attiva in Sicilia l’associazione
Siqillyàh, realtà che ha costruito una rete di economia solidale nella regione. Un “polmone” che respira e fa respirare.
Lo scorso anno le attività sono state intense e il gruppo prosegue a pieno ritmo. Siqillyàh ha partecipato a
Sbarchi in piazza promosso dalla neonata
Ressud (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo). In più di 15 piazze d’Italia si sono organizzate delle giornate di mercato: le arance e le clementine, già in partenza per i Gas, hanno fatto da traino per altre produzioni del sud. Sono arrivati anche i produttori a raccontare le loro storie. Sempre con Ressud, è stato organizzato il corso per facilitatori di reti di economia solidale, ponti che si sono resi utili, già, in occasione del terremoto in Emilia Romagna, per organizzare grandi acquisti collettivi di parmigiano e grana in soccorso alle aziende terremotate.
“Fra le attività che l’associazione ha svolto in Sicilia – spiegano i promotori – importante, è stato l’impegno nel
forum regionale acqua e beni comuni per la realizzazione di un piano di sviluppo per la Sicilia. E’ anche nato il Gruppo Offerta Solidale che si è dato il nome di Spicchidìsole. Il gruppo cura collettivamente gli aspetti commerciali, mettendo a frutto l’esperienza acquisita. Si sta tentando di far nascere nel territorio compreso fra Messina e Milazzo un movimento di cittadini, associazioni e gente comune, capaci di farsi promotori di un altro modo di fare economia: il DESMEMI, Distretto di Economia Solidale Messina-Milazzo. E abbiamo partecipato all’organizzazione della prima fiera del consumo critico e nuovi stili di vita a Palermo con il
Comitato fa la cosa giusta Sicilia. Anche il progetto RIS-ORTIMIGRANTI si rivolge alle realtà isolane ma con scopi d’integrazione e multiculturalità. Lo scopo è di attivare un’economia legata all’agricoltura che sia anche occasione di integrazione per persone migranti e di relazione fra produttori e consumatori. E poi: ORTI SOCIALI A LIBRINO! Un grosso quartiere periferico e molto degradato di Catania che progettiamo di rinverdire coinvolgendo la popolazione. Nel frattempo abbiamo cominciato a preparare i primi orti nel campo San Teodoro liberato, una struttura sportiva, costata 20milioni di euro e mai consegnata, che è stata occupata, liberata, dicono loro, da un gruppo di nostri amici che vi tengono corsi di rugby ed altro. Invece a Palermo stiamo lavorando al PROGETTO CONCADORO per lo sviluppo di una fascia agricola periurbana e polifunzionale al servizio della città e della sua economia. I soggetti pubblici e privati concorreranno alla creazione del progetto attraverso un’esperienza partecipativa, democratica, inclusiva, etica e responsabile che ponga al primo posto l’interesse collettivo.
Ancora, stiamo organizzando degli incontri preparativi della fiera
“Terra Matta”, che si terrà a maggio a Palermo, invitando un rappresentante di “Bilanci di Giustizia” per parlare di consumo consapevole e realizzando un laboratorio attivo di finanza al fine di costituire una filiale siciliana con MAG 2 di Milano”.