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Il dilemma del lettore del Terzo Millennio

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“Volevo dare il mio contributo al dibattito sull’ebook che si è aperto sulla rivista già da qualche mese”… la lettera di Patrizia dal titolo “Il dilemma del lettore del Terzo Millennio”.
Mi riferisco al dibattito ” L’eBook sarà il libro del futuro?” pubblicato su Terra Nuova giugno 2012. Sono una discreta lettrice, fin da bambina. Non avendo l’abitudine e la possibilità in famiglia di comprare libri, ero solita frequentare la fornitissima biblioteca locale o scambiare libri con le mie amiche.
Non so se sia stato questo a far sì che io non abbia sviluppato un rapporto di affetto con il libro in quanto oggetto, ma piuttosto un rapporto legato al ricordo delle emozioni e delle sensazioni che il testo ha suscitato in me. Leggendo spesso libri presi in prestito, provo quasi un fastidio fisico quando mi succede di incappare in un libro sottolineato o con le “orecchie”: è come se un usurpatore rubasse la mia libertà di godere del testo “puro”, come se qualcuno volesse imporre le sue sensazioni e le sue idee attraverso quei segni.
Da qui l’abitudine di scrivere in una rubrica i titoli dei libri letti e in un quaderno le frasi e le parti che più mi hanno colpito. Crescendo sono diventata anche un’acquirente di libri, ma è rimasta sempre questa forma di rispetto: può sempre capitare di prestare un libro a un amico, oppure che qualcun altro della famiglia lo legga, e quindi il libro deve rimanere così com’era appena comprato.
Ora in casa mia ci sono parecchi libri (molti appartenevano già a mio marito), ma negli ultimi tempi ho cominciato a regalarli: occupano spazio, ci vogliono librerie sempre più grandi per contenerli… per non parlare della polvere! Ciò che mi trattiene dal comprare un ebook è la mia anima ecologista. Essendo una fautrice della decrescita, sono arrivata alla conclusione che la biblioteca e la libera circolazione dei libri cartacei sia al momento per me il modo più “pulito” di leggere.
Ma c’è un altro motivo che mi ha spinto a scrivere questa lettera. Abito in Emilia e purtroppo ho vissuto il recente terremoto. La mia casa non ha subito danni, ma per il perdurare delle scosse, io, mio marito e mia figlia per parecchie notti abbiamo dormito in automobile. In quei momenti non sai se potrai rientrare in casa e così mi sono chiesta (come credo anche tanti altri di noi) cosa avrei voluto assolutamente salvare, quali erano le cose senza le quali una parte di me sarebbe rimasta sotto le macerie.
Mi sono resa conto che avrei potuto con il tempo ricomprare tutto, ma non le foto di mia figlia piccola. Non avrei più potuto rivivere le emozioni che quelle foto mi suscitano ogni volta che lo guardo… Subito dopo tuttavia mi sono ricordata che quelle foto erano in automobile con me: magicamente salvate in una chiavetta USB che conservo nel mio portafoglio!
Insomma, la tecnologia può aiutare quei lettori che hanno un rapporto “fisico” con i libri ed averli sempre con sé, a fare tutte le sottolineature che vogliono, a rileggerli tutte le volte che vogliono in ogni posto.
Lettera di Patrizia Rustichelli è tratta dalla rubrica Terra Nuova dei Lettori pubblicata nel numero di Dicembre 2012 del mensile Terra Nuova.

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