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Maxi-antenna a Fumone, sul castello di Celestino V

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Una antenna di 32 metri rischia di oscurare il Castello di Fumone, ultima prigione del Papa del Gran Rifiuto, Celestino V. I 2180 abitanti del piccolo comune della Ciociaria sono in subbuglio, capitanati da sindaco Franco Potenziani. Attesa la sentenza del Tar.
Una antenna di 32 metri rischia di oscurare il Castello di Fumone, ultima prigione del Papa del Gran Rifiuto, Celestino V , dove morì il 19 maggio del 1296. I 2180 abitanti del piccolo comune della Ciociaria, arroccato sul cucuzzolo del monte a pochi chilometri da Fiuggi, sono in subbuglio, capitanati da sindaco Franco Potenziani visto che su quel terreno c’è da alcuni mesi un vincolo paesaggistico. Per dirimere la vicenda bisognerà aspettare il 6 giugno quando il Tar esaminerà la questione nel merito, per ora ha sospeso il diniego del comune ed in teoria ogni giorno è buono per l’inizio dei lavori. La vicenda comincia il 28 dicembre del 2011 quando la società Ericsson presenta l’istanza di autorizzazione per l’installazione di un impianto per telefonia mobile, un traliccio di 32 metri, in via Madonna degli Angeli, su un terreno di un privato preso in affitto. Ma il 13 agosto del 2012 la Regione Lazio, per decorrenza dei 60 giorni per il rilascio del parere vincolante della soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, dà il parere favorevole. Dodici giorni dopo l’Ufficio tecnico del Comune emette il diniego ai lavori poichè l’impianto ricade nella zona vietata per installare antenne. A novembre la Ericsson decide così di rivolgersi al Tar. “Abbiamo già un obbrobrio che – dice il sindaco Potenziani – deturpa il nostro meraviglioso paesaggio ed è l’antenna della Rai, alta 78 metri, installata nel 1964 sulla cima del Monte Fumone ed in prossimità del centro storico, ora un’altra antenna è inaccettabile per il paesaggio e per la salute dei nostri concittadini, anche se l’Arpa continua a dire che non ci sono pericoli”. La scorsa settimana, racconta il sindaco, “è venuto qui un cardinale e mi ha detto: ma sindaco non puo’ far niente per quell’antenna Rai? Tutti quelli che vengono mi pongono la stessa domanda. Pensi che il nostro centro storico, medioevale, seppur perfettamente conservato non riesce ad entrare nei borghi più belli d’Italia, nè ad ottenere bandiere arancioni, a causa dell’antenna Rai. Quindi la nostra è una lunga battaglia”. “Abbiamo il più grande giardino pensile” ricorda il sindaco alludendo a quello che è considerato il secondo in Europa per altezza ed estensione, che si può ammirare anche durante la visita nel museo di Celestino V nel castello di Fumone, dove si trova un santuario con accanto la cappella costruita in memoria del santo Papa con una teca che contiene un centinaio di reliquie tra cui, un dente e un pezzetto del cuore di Celestino V, un pezzo della croce di Cristo, reliquie di S. Francesco d’Assisi, di S. Pietro Apostolo, S. Paolo tutte donate da Papi e cardinali nel corso dei secoli. Paolo VI regalò una croce votiva a ricordo della sua visita ufficiale a Fumone avvenuta il 10 settembre 1966. Mentre Giovanni Paolo II il 19 maggio 1996, in occasione del 700/esimo anniversario della morte di Celestino V estese anche a Fumone “l’Indulgenza Plenaria Perpetua” ovverosia un giubileo che si celebra il 29 agosto di ogni anno, data dell’ incoronazione a pontefice di Celestino V. Per preservare storia e salute bisognerà però aspettare il pronunciamento del Tar, intanto i cittadini raccolgono le firme per dire no alla seconda antenna e sperano in un miracolo per la prima.
Fonte: Ansa

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