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Muore di tumore: causa all’Ilva per un milione

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Lei muore di tumore e i familiari fanno causa all’Ilva chiedendo un milione di euro: “L’ha uccisa l’inquinamento”.
Il marito e i due figli di una donna di 60 anni morta meno di due anni fa per una grave forma tumorale di carcinoma della cervice uterina hanno intentato una causa civile contro l’Ilva per i danni che avrebbe subito la loro congiunto per l’inquinamento prodotto dagli impianti dell’area a caldo. La donna risiedeva al rione ‘Tamburi’, il più esposto alle emissioni di fumi, polveri e gas provenienti dall’Ilva, dove maggiore è l’incidenza delle patologie
tumorali.  Alla denuncia, presentata dall’avv. Fabrizio Giusti, è allegata la documentazione dell’incidente probatorio legato all’inchiesta per disastro ambientale con la perizia medico-epidemiologica e la perizia chimico-ambientale. Secondo la difesa, la donna prima di morire aveva già maturato un diritto al risarcimento del danno che, pertanto, si trasferisce ai suoi eredi, i quali chiedono un risarcimento di un milione di euro. Per le sofferenze patite a causa della malattia e della morte della propria congiunta, i familiari chiedono un ulteriore risarcimento di 200mila euro per ciascuno di essi.

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