Nessun pericolo per la salute da lana di roccia e lana di vetro
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Innanzitutto vorrei precisare, in merito al perdurare delle caratteristiche di isolamento dei due materiali (lana di roccia e lana di vetro), che non è corretto affermare che se l’isolante non viene applicato correttamente e protetto dall’umidità, le prestazioni si riducono drasticamente, parlerei più che altro di temporanea diminuzione delle prestazioni: contrariamente ad altri materiali che se esposti all’umidità subiscono un degrado persistente che va a danneggiare irrimediabilmente il materiale stesso con conseguenze negative sulla capacità di isolamento, la lana di roccia e la lana di vetro, essendo prodotti di origine minerale, non sono soggette ad attacchi da parte di agenti biologici e chimici, sono imputrescibili e incombustibili.
Inoltre, per quanto riguarda la questione della salubrità per l’uomo, vorrei sottoporre alla vostra attenzione l’esistenza di uno studio (1) effettuato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (Iarc) organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che conferma che le lane minerali non sono pericolose per la salute dell’uomo, non sono prodotti cancerogeni e quindi possono essere manipolate ed utilizzate in assoluta sicurezza. Nel suddetto studio, lo IARC non include le lane minerali tra le sostanze cancerogene sospette: le lane minerali (lana di vetro e lana di roccia) sono inserite nel Gruppo 3, ovvero tra le sostanze non classificabili per quanto riguarda la cancerogenicità rispetto all’uomo, proprio come il the e la caffeina.
I prodotti degli associati Fivra, sono inoltre conformi alla NOTA Q (2), introdotta dalla Direttiva 97/69/CE quindi fibre biosolubili. La biosolubilità delle fibre è una ulteriore garanzia di non cancerogenicità, descrivendo la capacità di una sostanza di essere facilmente e rapidamente eliminata dal corpo umano e non rappresentare quindi un pericolo per la sua salute. A garanzia delle caratteristiche di biosolubilità delle proprie produzioni, gli associati Fivra si sottopongono volontariamente ad una certificazione di prodotto con organismi notificati da enti di certificazione, che prevede un controllo costante della produzione.
Le società aderenti a Fivra sono naturalmente a disposizione per fornire ulteriori informazioni e chiarimenti.
(2) NOTA Q (Direttiva 97/69/CE) – la classificazione “cancerogeno” non si applica se è possibile dimostrare che il materiale rispetta una delle condizioni espresse nella direttiva riguardanti la biosolubilità, cioè la capacità di essere facilmente e rapidamente eliminato dal corpo umano.