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«No al rally, danneggia il territorio»

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Riportiamo la lettera di protesta nei confronti del Rally Day di Pomarance (Pisa) che uno dei nostri lettori, Angelo Bianchi, ha pubblicato anche su un giornale locale toscano.
Il Comune dovrebbe rappresentare il sentire di ogni cittadino, rallysta e non. Nel Comune di Pomarance, oltre ai fans di rally, ci sono persone completamente contrarie a queste manifestazioni e purtroppo costrette a subire i disagi derivanti dal rumore, dall’inquinamento, dalla chiusura delle strade, dal vedere l’inutile spreco di materiali (benzina, olio, gomme…) ed anche dallo sporco che gli appassionati di questo “sport” lasciano nei campi e sulle strade, senza considerare i rischi anche gravi che spettatori e partecipanti corrono durante queste corse e che corrono anche i normali viaggiatori attenti a non subire i danni di chi considera la strada pubblica come una pista.
Non meraviglia la vostra considerazione dei Comuni in questione, perché vediamo quanto siano scarse, se non inesistenti, le risorse che l’Amministrazione del nostro Comune (Pomarance), che “lavora a braccetto con voi”, dedica alla salvaguardia del nostro ambiente ancora, nonostante tutto, abbastanza integro. È assurdo che i rally si svolgano in queste aree di pregio ambientale anziché essere praticati nelle piste vicino alle città dove rumore, inquinamento e degrado sono ormai irreversibili.
Dite anche che queste manifestazioni portano vantaggi alle strutture ricettive, ma non immaginate quanti visitatori, italiani e non, che vengono nei nostri posti per le bellezze naturali e per la salubrità dell’aria, siano profondamente disturbati da queste pratiche invasive e dannose, tanto che esiste il pericolo che si vadano a cercare altre zone dove queste ricchezze vengano tutelate maggiormente.
A questi visitatori, attirati dai posti di pregio naturalistico e storico, come il Masso delle Fanciulle e la Rocca Sillana, viene presentato dalla nostra amministrazione comunale un biglietto da vista assai significativo rappresentato da una strada ormai diventata un fosso e, aldilà dall’apposizione di cartelli che segnalano un pericolo del tutto evidente, è priva della minima cura. A questo proposito sarebbe importante conoscere quale sia l’impostazione dell’Amministrazione comunale di Pomarance cioè se intende privilegiare queste manifestazioni che producono un impatto negativo per l’ambiente oppure se si impegna a sviluppare proposte concrete per favorire un turismo non solo occasionale che apprezzi le peculiari caratteristiche del nostro territorio.
Ma i Romani sapevano già cosa doveva offrire il potere per far contento e tranquillo il popolo.
Voi, cari amici rallysti, vi sentite benefattori del territorio, ma penso che questo territorio farebbe volentieri a meno del vostro “amore”, come voi dite, in quanto il vostro amore si esprime con un abbraccio soffocante e con baci che puzzano di benzina e di olio bruciato.
Sperando che possa esserci una riflessione generale sulla necessità di queste manifestazioni che limitano la libertà, la tranquillità delle persone e deturpano un ambiente che è di tutti e non solo degli organizzatori del “Rally day” e delle Amministrazioni comunali.

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