No biogas a Soriano: nasce un comitato
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– Ai sensi dellart. 39 dello Statuto comunale di Soriano nel Cimino (VT), il Comitato No Biogas – Per la difesa del territorio istituito nella frazione di SantEutizio in data 30 Agosto 2012 rivolge formalmente al sindaco Fabio Menicacci la presente istanza.
-La risposta dovrà essere inoltrata in forma scritta entro i tempi previsti dallo Statuto stesso, al Comitato No Biogas – Per la difesa del territorio c/o Via Fratelli Cervi 72, 01038 Soriano nel Cimino (VT).
1 – Perchè a Soriano e non in un’altro comune limitrofo che partecipa al consorzio?
2 – Lei sindaco ha dichiarato che la zona di SantEutizio è stata individuata a seguito di unanalisi vincolistica effettuata anche in altri siti. Esiste traccia documentale di tale analisi? E quali sono i requisiti ambientali richiesti?
3 – Il comune di Soriano è proprietario di altri terreni?
4 – Non sono disponibili zone industriali con collegamenti stradali già pronti?
5 – Potrebbero essere pubblicati i dati sulle potenzialità di conferimento dei materiali da fermentare per i vari comuni coinvolti nel progetto?
6 – Soriano con quante tonnellate di materiale potrà partecipare alle 25.000 tonnellate globali necessarie?
6 bis – In base alla Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione dellanno 2011 risulta che il Comune di Soriano abbia prodotto circa 700 tonnellate di rifiuti biodegradabili, come può questo dato giustificare la costruzione di un impianto di tale portata?
7 – Se il Consorzio non arriva a produrre 25.000 tonnellate di rifiuto umido si dovrà chiedere spazzatura anche fuori della Provincia di Viterbo?
8 – Quante tonnellate di mais saranno necessarie per far funzionare la Centrale e quanti corrispondenti ettari di terreno per la produzione dello stesso?
9 – Lei Sindaco, è a conoscenza che per le 18 morti in Germania nel 2011 a causa di batteri Escherichia Coli sono state messe sotto osservazione da alcuni studiosi le centrali a biogas e i suoi sottoprodotti da distribuire come concime?
10 – Lei Sindaco, è a conoscenza che la Regione Emilia-Romagna ha vietato in alcuni Comuni le centrali a biogas per problemi connessi con la produzione del Parmigiano Reggiano?
11 – Lei Sindaco, è a conoscenza che intorno a centrali già realizzate in Italia i cittadini spesso hanno disagi con le esalazioni a causa dei filtri che non vengono sottoposti ad adeguata manutenzione?
12 – I gas di scarico della ciminiera sono *totalmente esenti* da emissioni di sostanze nocive, dannose per la salute umana e delle coltivazioni?
13 – Se la sterilizzazione a 70 gradi per 60 minuti del fermentato in uscita ha qualche problema o non è fatta a regola d’arte è vero che non vengono uccisi tutti i batteri altamente pericolosi che si formano durante
il processo di digestione anaerobica (vedi batteri solforiduttori, botulini, clostridi etc.)?
13 bis – Considerato che si sono verificate delle esplosioni per malfunzionamento (vd. Mantova), in queste situazioni esiste il pericolo di diffusione batterica dannosa per la salute?
14 – È stato fatto un esame approfondito della quantità di emissioni inquinanti legate al transito massiccio di camion per la conduzione dei rifiuti e al conseguente impatto per la salute dei cittadini?
15 – Quanta superficie occuperà una centrale a biogas e quale sarà l’altezza del capannone principale?
16 – Quanti dipendenti occuperà a regime la Centrale?
17 – Questi dipendenti saranno di Soriano?
18 – Vista la proliferazione di progetti di impianti a biomassa e biogas nella provincia di Viterbo e limitrofe, sono stati considerati gli effetti cumulativi dei suddetti impianti, i quali, pur insistendo in giurisdizioni
locali diverse, sono di fatto collocati in un territorio ridotto estensivamente?
19 – È stata fatta unapprofondita valutazione del rapporto costi/benefici anche in prospettiva decennale e della stessa esiste un rapporto scritto consultabile?
20 – Sono stati valutati i danni arrecati a terzi nei loro diritti non disponibili: a) diritto di proprietà, svalutazione dei beni e degli investimenti posti a ridosso dei realizzandi impianti; b) diritto alla salute e principio di precauzione?
21 – Quali garanzie fideiussorie o di altro idoneo tipo saranno richieste per garantire la corrispondenza alle prescrizioni tecniche e progettuali -soprattutto in ambito ambientale – e la coerenza con gli impegni assunti
per quanto attiene la tipologia di materiali da utilizzare e l’area per gli approvvigionamenti?
22 – Quali precauzioni saranno adottate per garantire la continuità dell’attività negli anni prospettati e per il successivo smantellamento dellimpianto al fine di evitare speculazioni di tipo edilizio o abbandono di relitti produttivi in unarea di particolare interesse paesaggistico ed ambientale?
23 – Quali garanzie saranno prescritte per evitare la possibile successiva trasformazione dellimpianto per attività più inquinanti come termovalorizzatori, inceneritori e simili?
24 – E stata valutata la possibilità che gli effetti cumulativi delle diverse discariche situate nella zona della Centrale possano caratterizzarla in futuro come zona AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale)?
25 – In un’area che, per sua stessa ammissione, ha già riportato linquinamento delle falde acquifere con sostanze quali il piombo (proveniente dalla ex discarica comunale) è legalmente possibile posizionare un impianto a Biogas?
26 – Si è valutata la compatibilità tra la Centrale e la cosiddetta Cava dei Veleni, poste a circa 500 metri di distanza luna dallaltra, dove già vengono prodotti biogas a cielo aperto? Considerando anche il caso dell’esplosione avvenuta in una villetta posta a poche centinaia di metri da una cava riempita con medesimi scarti di cartiera in Emilia-Romagna.
27 – Quali sono i criteri con cui è stato valutato l’impatto ambientale della Centrale? In un’area connotata da campagna e bosco, senza strade asfaltate e una densità di traffico ridotta ai minimi termini, come può una Centrale da oltre 10 milioni di euro con il relativo passaggio di camion e la necessaria costruzione di strade asfaltate, non provocare impatto ambientale?
28 – Qual è la distanza minima prevista per legge tra una Centrale a biogas e le abitazioni, e tra la Centrale a biogas e i campi coltivati?
29 – Esiste un esame approfondito sui rapporti di compatibilità tra Centrale a Biogas e coltivazione di nocciole e castagne, tra le principali fonti di reddito per chi vive in questo Comune?
30 – Cosa può accadere alla cittadinanza limitrofa in caso di terremoto? Sono state fatte le verifiche geologiche?
31 – Perchè, se i dati resi pubblici da Terna ci informano del fatto che la potenza elettrica installata in Italia, calcolata nel 2011, ha raggiunto i 118.443 MW ed il picco di domanda, sempre nello stesso periodo, è risultato pari a 56.474 MW, il Comune di Soriano avverte lesigenza primaria di produrre energia elettrica?
Il Comitato No Biogas – Per la difesa del territorio e dei cittadini
Per ulteriori informazioni:
Recapito mail: nobiogassoriano@libero.it
Comitato No Biogas- Per la difesa del territorio e dei cittadini, via Fratelli Cervi 72 01038 Soriano nel Cimino (VT).