Milena Battistella, una lettrice, ha scelto il baratto perché non aveva più uno stipendio e ha constatato che “ senza soldi, inaspettatamente, crescono altri comportamenti”. Ecco la sua esperienza.
“Con i soldi in tasca ho comperato quello che voluto, quando ho voluto – spiega Milena Battistella – Senza soldi, inaspettatamente,crescono altri comportamenti. Quali comportamenti siano, dipende dalla indole di ognuno. Da quando mi trovo nella condizione di non avere uno stipendio, ho le stesse esigenze di quando avevo un lavoro, ma sono costretta a fare i conti in modo diverso. Non sono cambiate le modalità di pagamento alla pompa di benzina, al supermercato, con luce, gas, telefonino. Ma i soldi scarseggiano e serve fare una lista di ciò che è importante per (soprav)vivere bene. “Coltivo” a tempo pieno quello che a vent’anni la mia insegnante pittrice con grande generosità mi insegnò a fare: dipingere la ceramica. Sono stata anche decoratrice, ai bei tempi del mio percorso lavorativo. Se in tasca ho 50 euro e benzina nell’auto, significa che non sono proprio senza soldi. Per dire di essere senza soldi devo avere zero euro in tasca. Se mi dovesse capitare un imprevisto…. spero per prima cosa di avere le mie gambe per tornare a casa. La domenica, in estate, mi alzo alle 5 del mattino e mi dirigo verso i monti come per un viaggio di piacere ma vado a fare mercatini. Le montagne sono lì per i miei occhi, nuove ad ogni tornante. Un giorno al mercatino di Caviola mi sono ritrovata un banchetto che vendeva miele, non lontano dal mio. Mi sono ricordata allora che a casa non avevo più miele e mi serviva. Avevo 50 euro in tasca ma non li potevo spendere, c’era una bolletta che aspettava di essere pagata e anche le spese condominiali. Allora sono andata a far visita al signore del miele, gli ho detto che sarei tornata a trovarlo se avessi cominciato a vendere qualcosa. Ha buttato l’occhio al mio banchetto e così l’ho invitato a farmi visita. E’ venuto a vedere le mie cose e mi ha detto: “troppo belle per me, ci vorrebbe mia moglie”. Gli ho detto che un bicchiere con la genziana dipinta valeva giusto un vaso di miele; ma l’omone del miele ha rilanciato e mi ha chiesto un orologio. Quello valeva 4 chili di miele ma non mi sarei potuta portare a casa tutto quel miele!! Mi conveniva accettare cue chili di miele e il resto me lo avrebbe dato in euro. Mi ha detto che sarebbe potuto tornare per comperare un altro orologio per la figlia. Beh, mi faceva piacere ma, nel caso, gli avrei proposto lo scambio in euro se non avessi ancora consumato tutto il miele!”.
Ecco cosa significa imparare a pensare diversamente senza i soldi.