Il comitato “NoScorie” di Trisaia accusa i parlamentari lucani di avere avallato le annunciate trivellazioni nel Mar Jonio e spiegano perchè.
Ecco il comunicato del comitato “NoScorie” Trisaia.
“Dopo la moratoria-bluff di De Filippo impugnata dal governo, il congelamento della card carburanti (con il rischio della restituzione dei 90 euro da parte dei lucani), il pugno di mosche che il memorandum ha portato alla Basilicata (i sei mesi sono passati senza alcun decreto con infrastrutture e/o benefici), il tentativo di modificare la costituzione accentrando i poteri in materia di energia in mano al governo, registriamo che i parlamentari lucani hanno appoggiato il governo Passera-Monti a partire dal ddl sviluppo
convertito dalla legge 27/2012, a otto mesi dall’inizio dell’azione del Governo.
Un decreto che contiene disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. I nostri Parlamentari lucani si sono resi responsabili per i futuri progetti di trivellazione che riguardano anche il mar jonio. Nel mar Jonio ci sono sempre circa 10 istanze per Off Shore e due concessioni petrolifere già attive vicino a Crotone. La vicenda delle Tremiti è la testimonianza della responsabilità dei parlamentari che approvando la legge permettono le estrazioni in mare. L’ha anche affermato il ministro dell’ambiente Clini quando alla levata di scudi delle istituzioni e della politica contro le trivellazioni off shore, ha scaricato tutte le colpe sul Parlamento che avrebbe potuto bloccare la legge. Il ministro Clini ha dichiarato di averla soltanto applicata.
I parlamentari lucani così facendo hanno ignorato volutamente i cittadini, le loro istanze e il futuro economico turistico ed economico della stessa Basilicata (è in riva allo Jonio che si sviluppa il grosso del turismo lucano). Non hanno ascoltato prima i 5000 lucani nell’estate 2011 e poi i 6000 lucani che nel mese di luglio di quest’anno si sono incatenati in una lunga catena umana per difendere il mare Jonio dalle estrazioni petrolifere. Noscorie Trisaia indice pertanto per i giorni 20 e 21 ottobre altre due giornate di mobilitazione per salvare lo jonio e l’acqua della Basilicata dalle estrazioni petrolifere. Altra scenografica manifestazione si realizzerà sulle rive dello jonio contro le decisioni del governo sostenuto dai parlamentari lucani per far trivellare anche il mar jonio. Noi continueremo a manifestare e ad opporci a questo scempio ambientale ed economico , mentre esortiamo i cittadini a fare la rivoluzione in cabina elettorale cambiando le istituzioni”.